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La Ue disconosce il trans vestito da Vergine Maria: "Non è un nostro ambasciatore"

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Riccardo Simonetti, l'influencer italiano di nascita ma tedesco d'adozione comparso sulla copertita di una rivista "queer" nei panni della Vergine Maria "non è un nostro ambasciatore". A prendere le distanze da un caso che ha sollevato un vero e proprio polverone è l'Unione europea, già finita nel mirino negli scorsi giorni per le linee guida sulla comunicazione che mettevano al bando la parola "Natale".

«La collaborazione con gli influencer, incluso Simonetti, fa parte della strategia di comunicazione del Parlamento europeo. Raggiungere gli influencer e le personalità dei social media permette al Parlamento europeo di raggiungere un pubblico che include - ma non solo - i giovani. In questo caso specifico, il dialogo con il Parlamento europeo permette di informare questo influencer e, attraverso di lui, la sua comunità sulle posizioni approvate in plenaria dal Parlamento Europeo riguardo ai diritti delle persone Lgbtiq+». È quanto spiega una fonte del Parlamento europeo a LaPresse, commentando la polemica sulle foto dell' "ambasciatore speciale" per i diritti Lgbtiq+, l’attivista tedesco Riccardo Simonetti, ritratto nei panni di Maria nella Natività. "Non esiste uno statuto di ’goodwill ambassador’ del Parlamento europeo. Non c’è nemmeno un accordo formale di questa natura con Riccardo Simonetti, né è remunerato in alcun modo dall’Eurocamera", aggiunge la fonte. 

Nel numero di dicembre del mensile queer berlinese Siegessäule, il blogger era stato raffigurato in copertina nei panni di Maria e con un bambinello in grembo. In un post su Instagram, l'influencer aveva commentato: "Se ignoriamo il fatto che Gesù non era bianco, potremmo credere che la Vergine Maria avesse la barba. Perché no?".

"È vergognoso e irrispettoso di milioni di cittadini europei quello che tale Riccardo Simonetti, che ricoprirebbe il ruolo di ambasciatore speciale dell’Unione Europea per i diritti Lgbt ha fatto facendosi ritrarre nei panni della Vergine Maria in versione trans con tanto di barba. Ancora una volta nel portare avanti certe battaglie si offende la libertà di culto, la fede e i convincimenti di altri. È ancora una volta a farlo è chi continua a farci lezioni sulla tolleranza e sui diritti. Siamo veramente stanchi di questo ’politicamente corretto' a targhe alterne della sinistra che, dopo aver cercato di abolire il Natale ora schiera questi improbabili e volgari personaggi. Simonetti si vergogni e le istituzioni europee prendano le distanze da chi ridicolizza e offende le radici cristiane dell’Europa» ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

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