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"Draghi presidente e lei al governo" Bomba Quirinale, grandi manovre su Elisabetta Belloni

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La strada che porta all'elezione del presidente della Repubblica, come è noto, è caratterizzata da un bivio, ovvero la volontà o meno del premier Mario Draghi si trasferirsi da Palazzo Chigi al Quirinale. Nel caso in cui il presidente del Consiglio non  rimanga al governo fino al 2023 prendendo la via del Colle spunta un nuovo scenario, un nome che potrebbe mettere tutti d'accordo per la guida del governo. 

 

Il profilo per la carica di presidente del Consiglio ha già più di uno sponsor ed emerge da un retroscena della Stampa che elenca le donne che possono ambire alla carica di presidente della Repubblica. Oltre alla "solita" Emma Bonino, da un decennio accostata al Colle più per la necessità di indicare una "quota rosa" che per effettiva praticabilità dell'elezione, e la new entry Liliana Segre che ha declinato l'offerta, .nelle scorse settimane si è parlato anche di Rosy Bindi e Anna Finocchiaro per il centrosinistra, e della presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e di Letizia Moratti per il centrodestra. 

 

Nell'elenco ragionato stilato da Annalisa Cuzzocrea per il Colle trovano spazio anche l'ex ministra della Giustizia Paola Severino e l'attuale Guardasigilli Marta Cartabia: "il suo recente viaggio negli Stati Uniti è stato visto come una manovra di accreditamento", nota la giornalista che inserisce nel novero anche la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, invisa però a buona parte del centrodestra, e la costituzionalista Lorenza Carlassare. 

La bomba quirinalizio-governativa, però, è pronta a scoppiare nelle trincee delle "riserve della Repubblica". "La più nominata, stimata da un fronte assolutamente trasversale (oltre che dall'attuale premier) è Elisabetta Belloni: già alla direzione generale della Farnesina, ora a capo dei servizi segreti, non è solo una carta tenuta coperta per la via del Colle" si legge nel retroscena.

 

Insomma, un nome da pesare nel segreto dell'urna dell'elezione del capo dello Stato, ma non solo. Perché "se davvero Draghi vuole diventare presidente, nessuno sarà in grado di fermarlo. A quel punto, bisognerebbe assicurare un nuovo governo e bisognerebbe dargli un'impronta di novità, mettendo da parte l'ipotesi grigia del ministro dell'Economia Daniele Franco", confida uno dei tanti politici al lavoro sul dossier quirinalizio. A quel punto, chi meglio di una donna, "e chi meglio di Elisabetta Belloni?".

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