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Piero Sansonetti spazza via le ipocrisie: “Sono antifascista, ma Roberto Fiore non deve restare in carcere”

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Una botta che è un calcio a tante ipocrisia. La tira fuori davanti a tutti e con indubbio coraggio Piero Sansonetti, direttore del Riformista. L’argomento è la carcerazione preventiva del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, per gli scontri di ottobre davanti alla Cgil. E Santonetti scrive esattamente quello che pensa: “Sono antifascista. Lo sono da circa 55 anni. Però vorrei sapere perché Roberto Fiore è in cella da 2 mesi. Per aver partecipato a un corteo non autorizzato? Oppure nella Repubblica democratica si mettono in prigione i fascisti come durante il fascismo si imprigionavano i comunisti?”. Il tema c’è tutto e bisognerà verificare se ci sarà qualcuno che vorrà replicare ad una presa di posizione che ha un suo perché. Se sei garantista, lo sei con tutti. E se sospetti – al punto di arrestarlo – un reato e il suo colpevole, lo processi con immediatezza, non c’è bisogno di attendere chissà quanto tempo ancora quando ci sono di mezzo atti di violenza.

 

 

Non è la prima volta che Sansonetti assume queste posizioni, perché ha sempre issato la bandiera del garantismo. Ma sul caso Fiore l’ha presa su un personaggio indubbiamente difficile da far digerire alla pubblica opinione e per questo probabilmente più coraggiosa del solito. La replica non può essere affidata proprio al solito antifascismo di maniera, perché non c’entra nulla con i codici. La domanda è: si sta violando la legge? La carcerazione preventiva è un dogma? Attendiamo le risposte.

 

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