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Mezz'Ora In Più, Massimiliano Fedriga e la previsione agghiacciante: "L'alternativa è chiudere tutti"

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Le Regioni vanno al contrattacco. “No a restrizioni per vaccinati. L’alternativa è chiudere tutti. E io non mi informo su Facebook”. Massimiliano Fedriga, governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, ospite di “Mezz’ora in più”, il programma di Lucia Annunziata su Rai3, appare molto preoccupato dalla quarta ondata di Covid-19, la cui variante Delta è tre volte più contagiosa di quella originaria. Le manifestazioni no green pass e no vax a Trieste, oltre alla vicinanza con Slovenia e Austria dove il virus circola forte e i vaccini sono molti bassi, stanno portando a un aumento esponenziale degli infettati tra la Lombardia e il Veneto.

Tuttavia la situazione non è paragonabile a quella dell’anno scorso e il motivo si chiama vaccino come spiega Fedriga: “Non c’è un aumento nelle ospedalizzazioni perché i vaccini hanno funzionato e stanno funzionando, ma non possiamo pensare di guardare in prospettiva da una parte con il rischio che gli ospedali si riempiano e dall’altro che le attività chiudano. Su questo abbiamo chiesto un incontro al governo”.

Un tavolo da tenersi al più presto perché la tenuta sociale ed economica è a rischio. “Chiederemo di introdurre il prima possibile delle misure che garantiscano, in caso di passaggio di zona, la possibilità di superare le restrizioni per le persone che si sono vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia – ha affermato il presidente della conferenza Stato-Regioni -. Questo potrebbe raggiungere due risultati: favorire l’adesione alla campagna vaccinale degli ultimi indecisi e dall’altra dare certezze ai ristoratori, albergatori, baristi, negozianti. Non possiamo pensare di dirgli di aspettare in che zona sono dopo aver aperto. Come possono prendere personale, organizzarsi per la stagione turistica invernale se non sanno cosa succederà? E’ impensabile affrontare la stagione invernale che si sta aprendo con la stessa incertezza di un anno fa, vorrebbe dire che non abbiamo fatto niente”.

Dunque chi si è vaccinato dimostrando fiducia nella scienza e rispetto per la comunità non va penalizzato. Lucia Annunziata osserva che in questo modo di fatto si spacca la popolazione in due e si potrebbe alimentare la rabbia e l’intolleranza di no green pass e no vax, ma Fedriga puntualizza: “Se una regione passa in zona arancione o rossa è chiusa per tutti. Dobbiamo intervenire. E’ una misura che apre un po’ di più, non di meno. Noi invece così chiudiamo per tutti a prescindere. Non stiamo parlando di escludere qualcuno, stiamo dicendo a chi ha un minore rischio di ospedalizzazione che può fare un po’ più di cose. Non è una questione di chiudere, ma di aprire un po’ più per qualcun altro”. Infine si leva un sassolino dalle scarpe: “Noi cerchiamo di guardare ai dati e alle risposte che ci dà il mondo scientifico. I governatori non fanno gli stregoni e non hanno soluzioni miracolose trovate su qualche profilo Facebook o Twitter. I dati del Ministero della Salute, del CTS e dall’ISS dicono che il vaccino funziona e funziona bene, ha un ottimo risultato contro i contagi e molto buoni contro la malattia grave e l’ospedalizzazione. La maggioranza della popolazione italiana fortunatamente ha aderito alla campagna vaccinale ed è questo che ci sta proteggendo”.

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