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Il coming out di Vincenzo Spadafora a Che Tempo che fa: sono gay, ora sarò più felice e libero

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Il chiacchiericcio a riguardo è iniziato tempo fa e ora Vincenzo Spadafora ha deciso di parlarne pubblicamente annunciando a Che Tempo che Fa: sono gay. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha raccontato nella puntata del 7 novembre del programma di Rai3 condotto da Fabio Fazio quanto già scritto in un passaggio del suo libro ‘Senza riserve’: “Penso che la vita privata delle persone debba rimanere tale e se noi fossimo un Paese culturalmente più avanzato, soprattutto sul tema dei diritti, forse anche i dibattiti di queste settimane non li avremmo neanche affrontati. Penso però anche che chi ha un ruolo pubblico, politico come il mio, in questo momento storico, abbia quale responsabilità in più”.

 

 

Nel parlare è evidente l’emozione dell’ex ministro dello Sport, con il pubblico in studio che lo sostiene con un applauso. Poi il discorso va avanti: “Io ho fatto coming out, devo dire, anche per me stesso, perché ho imparato, forse molto tardi, che è molto importante volersi bene e innanzitutto rispettars. Poi ci sono due motivazioni…”. Spadafora si interrompe e le telecamere pescano le sue lacrime, prima di riprendere col discorso sull'omosessualità: “Ci tengo a dire che una motivazione è molto politica, questo è un modo per me anche per testimoniare il mio impegno politico. Per tutti quelli che ogni giorno combattono per i propri diritti e hanno meno possibilità di farlo rispetto a quante ne abbia io grazie al mio lavoro”.

 

 

“Questo tema - evidenzia il pentastellato - in politica purtroppo viene ancora utilizzato per ferire l’avversario, per quel brusio di fondo a volte molto squallido e che ho subito anche io. Io questa sera volevo spegnere questo brusio sapendo che resto l’uomo che sono, con tutto il percorso, anche complicato, personale, che ognuno di noi fa nella sua vita, per qualunque motivo. E di cui dobbiamo avere molto rispetto. Spero di essere considerato da domani per quello che faccio, per come lo faccio, lo stesso uomo di sempre. Forse da domani - conclude Spadafora nello studio Rai - sarò solo un po’ più felice. Perché sarò anche più libero”.

 

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