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In Onda, "idea assurda". Carlo Calenda boccia il governo di Mario Draghi dal Quirinale

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Carlo Calenda boccia l’idea di un Mario Draghi presidente della Repubblica che controlla il governo proposta da Giancarlo Giorgetti. Il leader di Azione, non eletto a sindaco di Roma nelle ultime elezioni, è ospite in collegamento di In Onda, programma di La7 condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio, e nella puntata del 7 novembre analizza l’imminente elezione del nuovo presidente della Repubblica: “Non ho una grande simpatica politica per Goffredo Bettini, a Roma mi sono distaccato dal Pd anche per quello, penso che è la politica italiana che non cambia, ma questa volta c’è un tema molto rilevante: da questa elezione del Quirinale dipende come sarà la forma della politica italiana. Se Draghi non andrà al Quirinale rimarrà in partita per continuare a fare il suo lavoro da presidente del Consiglio, secondo me bene, in uno scenario che sarà meno conflittuale per definizione. Viceversa se Draghi andrà al Quirinale, l’idea che Draghi governi dal Quirinale è assurda. Dal Quirinale - sottolinea Calenda - non puoi governare le tantissime cose che accadono tutti i giorni, soprattutto perché non hai più un presidente del Consiglio con l’autorità che tiene insieme questa maggioranza così complessa fino al 2023 e che sperabilmente ne può comporre un’altra dopo il 2023 tra i partiti democratici europeisti. L’elezione al Quirinale è molto importante”.

 

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