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Per la sua marcetta su Roma, Carlo Calenda chiama le truppe cammellate da Palermo

Francesco Storace
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Ma davvero Carlo Calenda ha tutti questi estimatori a Roma che lo dovrebbero incoronare in piazza del Popolo venerdì? Il dubbio ti entra nelle viscere, ti lascia a bocca aperta, ti chiedi se ci stia prendendo tutti in giro… Oggettivamente, e aldilà delle dichiarazioni “ministeriali” sulla candidatura di Calenda, ci aveva impressionato la scelta di piazza del Popolo per la chiusura della sua campagna elettorale per diventare sindaco di Roma. Perché è una sfida forte, che si può permettere un partito di ragguardevoli dimensioni. Più recentemente si è cimentata nell’impresa Giorgia Meloni per sostenere Enrico Michetti. Ma Fratelli d'Italia sta in vetta nei sondaggi. Azione no. Si dirà che un conto è il partito e un conto è il suo leader, Calenda appunto. Ma se vuoi per davvero diventare primo cittadino della Capitale d’Italia non devi ricorrere alle truppe cammellate persino dalla Sicilia.

 

 

È proprio l’account twitter di Azione che svela ai follower, con tanto di fotografia: “Grandissimi azionisti palermitani. Saranno in piazza venerdì alle 18 in Piazza del Popolo, a Roma, per sostenere Calenda alla chiusura di una grande campagna elettorale. Ci vediamo lì”. Saliranno in pullman? In treno? Gli toccherà dotarsi di green pass? Si pagheranno le spese da soli o viene messa in campo un’organizzazione imponente che certo non costerà pochi euro? Colpisce questa scelta di chiamare una specie di adunata nella Capitale. La marcetta su Roma di Calenda è una delle curiosità di questo fine campagna elettorale. Pare non fidarsi della propria capacità di mobilitazione nella sua città. Al ballottaggio non ci si arriva con i voti di Palermo.

 

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