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Riecco Toninelli: "C'era qualcosa di stupefacente..." Bufera per la battutaccia su Morisi

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La vicenda che ha travolto Luca Morisi ha provocato numerose reazioni, con tante voci dal mondo politico che chiedono di trattarla con rispetto. Non nel Movimento 5 Stelle. "Oggi più che mai giova ribadire che il ’problema droga' è un argomento serio, che va trattato allo stesso modo sia che si tratti di amici che ’commettono errori' sia di persone a cui si va a citofonare. Oppure quando qualche politico paragona il Reddito di Cittadinanza al ’metadone di Stato'",  scrive sui social il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, commentando l’indagine che vede coinvolto Luca Morisi, indagato dalla Procura di Verona per cessione e detenzione di stupefacenti. 

 

I grillini cavalcano la vicenda. Arrivando a toni grotteschi, come quelli usati dall'ex ministro Danilo Toninelli. "Allora era vero che la propaganda social di Salvini aveva qualcosa di ’stupefacente'" è la battuta (sic) dell'esponente pentastellato.

"Ps: scherzi a parte, speriamo che ora la Lega, dopo questo fatto imbarazzante, cambi idea e appoggi il referendum sulla legalizzazione della cannabis" scrive Toninelli. 

 

Il post ha fatto indignare molti follower di Toninelli. "Ironizzare così su una persona che ha ammesso di avere gravi problemi senza far troppe storie è veramente miserabile. Dimostrate come sempre di essere gente da poco, arrivisti, accattoni della politica. Che pena. Non ci siamo dimenticati che sei quello del cavalcavia pedonabile"; "Se questo è il tuo modo di far politica sei davvero oltre la canna del gas. Ma la cosa non mi stupisce visto che sei stato scaricato in ogni dove!", si legge in alcuni dei commenti in calce al post, anche se altri utenti si dicono soddisfatti del fatto che "Il karma faccia il suo corso". 

 

"Una vicenda umana triste come molte altre ma un caso politico chiaro come pochi: la giustizia farà il suo corso e Luca Morisi se del caso renderà conto - dichiara invece Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5S- Ma restano le responsabilità politiche di una propaganda bestiale fatta sulla pelle dei più deboli e che la Lega e Matteo Salvini hanno cavalcato senza ritegno e scrupolo alcuno". 

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