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Salvini polverizza Letta su Mps: soldi pubblici buttati e migliaia di lavoratori a casa, ma lui tace

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Un vero bagno di sangue. La triste fine della banca Monte dei Paschi di Siena è diventata un caso politico a livello nazionale e da parte della Lega è stato recapitato un duro messaggio al Partito Democratico e ad Unicredit, banca che è in trattativa per rilevare lo storico istituto di credito toscano. A martellare è in prima persona Matteo Salvini con un post su Facebook in cui affonda il colpo in particolare su Enrico Letta, segretario nazionale del Pd: “Altri miliardi di euro dei contribuenti italiani per svendere una banca pubblica (e storica) come Mps a un istituto privato come Unicredit, presieduto dall’ex ministro del Pd Padoan, col rischio di far perdere il lavoro ad oltre 8.000 lavoratori. Una follia che la Lega cercherà di bloccare in ogni modo. Il 3 e 4 ottobre inoltre si voterà anche per rieleggere un parlamentare a Siena, dopo le dimissioni del banchiere Padoan. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il candidato Letta. Dopo aver perso la faccia su Mps e il simbolo del Pd (che non ci sarà sulla scheda elettorale), ha perso anche la lingua?”.

 

 

Nel frattempo si stringe il cerchio sul destino di Mps. Per il primo interlocutore del Mef, Unicredit, si avvicina la chiusura della due diligence sull'istituto e Siena prepara le sue carte. Ufficialmente nel rispetto dei vincoli di ristrutturazione con l'Ue, Mps chiude cinquanta sportelli. "Analogamente a quanto già successo in precedenza, in ottica di contenimento degli effetti della manovra, per alcune filiali è stata prevista la migrazione dei rapporti verso due filiali incorporanti", si legge in una lettera inviata dall'istituto ai sindacati.

 

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