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Il terrore della politica? Draghi al Quirinale ed elezioni anticipate: così niente riscatto della pensione

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Mario Draghi o Sergio Mattarella, oltre loro il caos. Il mondo della politica non è riuscito fino ad oggi a trovare un valido nome alternativo per la corsa al Quirinale a quelli del presidente del Consiglio e della Repubblica e all’interno del mondo della politica c’è una grossa fetta di parlamentari che trema per il loro destino. “Nel Paese si va consolidando l'idea di una rielezione dell'attuale presidente della Repubblica o dell'avvento al Quirinale dell'attuale presidente del Consiglio” filtra da un ministro dell’attuale esecutivo, che con l’eventuale trasferimento di Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale potrebbe aver esaurito il suo percorso e dare il là ad elezioni anticipate. 

 

 

Come riferisce il Corriere della Sera in un retroscena il Parlamento è frammentato su qualsiasi tema e non si riesce a tirare fuori un nome di livello, ma soprattutto nei corridoi dei palazzi del potere si “discute di date, con il terrore di veder cessare la legislatura prima del luglio 2022 e la sola preoccupazione di arrivare al riscatto della pensione, dato che in tanti sanno già di non tornare”. Il voto sarà segreto e cadranno tutti gli schemi di accordi e intese tra partiti politici: il rischio è che in molti non pensino al bene del Paese, ma soltanto alla propria poltrona da salvare.

 

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