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L'ultima trattativa sul green pass. E il centrodestra resta diviso

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Luigi Frasca
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Nella Lega «tutti concordi e unanimi» su Greeen pass e vaccini, «abbiamo fiducia negli Matteo Salvini non scioglie i nodi e rimanda all'incontro con il premier Mario Draghi a cui chiederà - conferma davanti alle telecamere dopo la riunione della segreteria federale della Lega - «quali sono le sue intenzioni». Il faccia a faccia «ci sarà presto», dice il leader leghista non anticipando alcun appuntamento che, secondo indiscrezioni, dovrebbe tenersi domani in mattinata. Sul tavolo l'estensione del certificato verde al lavoratori della pubblica amministrazione e a chi è più a contatto con le persone come camerieri, autisti di mezzi pubblici, insegnanti di palestre e piscine, e così via. Salvini non chiude, ma vuole restringere il campo e non allargare le platea. In caso contrario il passo verso l'obbligo vaccinale sarebbe breve e questo per il Carroccio sarebbe un problema evidente di fronte al suo elettorato.

La permanenza nell'esecutivo dell'ex capo della Bce ad ora è scontata, anzi il segretario tornato ribadire : «Siamo realmente al governo e ci staremo. Perché lasciare l'Italia in mano a Pd e 55te11e significa lasciarla a tasse a sbarchi. Noi siamo al governo con la nostra identità e ci rimaniamo». Semmai l'obiettivo è ottenere qualcosa in cambio - come per esempio i tamponi gratuiti per gli under 18 e scongiurare l'uso del green pass sui mezzi pubblici - e tirare dritto proseguendo sulla via tracciata della Lega di governo. Per questo sarà proprio Salvini a chiedere al presidente del Consiglio di non porre la fiducia al decreto all'esame della Camera: «Ci sono 50 emendamenti, di cui noi ne abbiamo presentati 5. Non c'è alcuna volontà di fare ostruzionismo».

Di contro il leader leghista assicurerà la massima compattezza del gruppo a Montecitorio affinché non ci siano inciampi o incidenti di percorso. Fiducia reciproca, quindi, quello che Salvini chiede all'esecutivo di cui fa parte, non risparmiando il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, rea di aver «permesso ulteriori sbarchi, circa 40 mila clandestini».

Per il capo del Carroccio «o cambia registro, controllando chi entra e chi esce, o se il ministro non fa il ministro se ne dovrà prendere atto. Se non lo fa chiederemo che lo faccia direttamente Draghi, io gli ho chiesto un incontro a tre e il ministro Lamorgese non può sottrarsi». E se Salvini pone paletti all'esecutivo alzando laposta in gioco, Forza Italia si distingue dall'alleato di coalizione e viaggia da sola. Antonio Tajani riunisce i governatori, i dirigenti azzurri e i rappresentanti al governo per mettere a punto le proposte del partito da consegnare a Draghi. Si all'estensione del green pass al «mondo del lavoro pubblico e privato e i fruitori dei servizi» perché «Forza Italia vuole raggiungere l'immunità di gregge entro la prima settimana di ottobre», rafforzando la campagna informativa per convincere i dubbiosi« e distinguendo »i no vax dagli incerti». E se «entro la prima settimana di ottobre non si dovesse raggiungere l'obiettivo prefissato, riteniamo necessario introdurre l'obbligo vaccinale per tutta la popolazione».

Non è tutto, pur ribadendo il già detto, il partito di Silvio Berlusconi prende le distanze dalle proposte della Lega chiedendo nuove linee guida per il trasporto pubblico locale prevedendo «l'obbligatorietà del green pass con verifica a campione da parte di un controllore».

Unico assist al leader della Lega, la possibilità di per «chi non può essere vaccinato per motivi di salute deve poter fruire dei tamponi gratuiti». Resta fermamente all'opposizione del provvedimento, infine, Giorgia Meloni. «Il governo parla del green pass e della sua estensione per distogliere l'attenzione da tutto quello che non sta facendo in vista della riapertura. Sul mancato potenziamento mezzi trasporto, sulla mancata messa in sicurezza delle scuole, sulla mancata attenzione alle cure domiciliari, sulle tante troppo cose che non sono ancora state fatte» denuncia la leader di Fratelli d'Italia. E il deputato Federico Mollicone annuncia ostruzionismo in Aula.

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