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"Questo è un maschio vero" Vittorio Sgarbi si esalta per Edi Rama, così imbarazza i nostri politici

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In Italia parità di genere e quote rosa esistono solo negli annunci della vigilia. Quando poi i politici sono chiamati a scegliere i posti di potere la maggior parte delle poltrone vanno a uomini. Ma non in tutto il mondo è così. In Europa, ad esempio, c'è un Paese dove la situazione si è ribaltata. 

Parliamo dell'Albania guidata dal premier Edi Rama, al terzo mandato sancito dal voto del 25 aprile scorso. La lista del suo governo è stata svelata pochi giorni e ha riservato non poche sorprese.

 

Si tratta infatti di un nuovo record: Rama ha dato alle donne 12 dei 16 posti nella sua squadra. Otto dei 12 ministeri del nuovo governo saranno guidati da donne e solo quattro da uomini. Anche tutti e quattro i ministri senza portafoglio saranno donne. Quattro dei 16 ministri sono novizi politici mentre il resto ha avuto una carriera politica, spiega Balkan News.

Arben Ahmetaj, ex ministro delle finanze, è stato nominato vice primo ministro. Olta Xhacka, Niko Peleshi, Blendi Cuci Belinda Balluku, Ogerta Manastirliu, Evis Kushi ed Elva Margariti sono stati nominati per i ministeri degli Esteri, della Difesa, degli Interni, delle Infrastrutture, della Salute e dell'Istruzione e della Cultura. A Delina Ibrahimi, ex direttrice del Fisco, è stato assegnato il portafoglio delle Finanze, mentre Frida Krifca, ex capo dell'Agenzia per lo sviluppo rurale, è stata nominata ministro dell'Agricoltura.

 

Ulsi Manja, ex capo della Commissione parlamentare per le leggi, è stato nominato ministro della Giustizia. I quattro ministri senza portafoglio saranno Elisa Spiropali, in qualità di ministro per i Rapporti con il Parlamento, Edona Bilali, ministro per la tutela dell'imprenditorialità, Milva Ekonomi, Standard e servizi, e Bora Muzhaqi, ministro per la Gioventù e l'infanzia.

La notizia ha fatto entusiasmare Vittorio Sgarbi che sul suo profilo Facebook ha commentato la composizione del nuovo governo albanese. "Solo un maschio vero poteva scegliere 12 ministri donne, primo atto di una resurrezione del ruolo maschile. Tutti gli altri governi sono fatti da premier sessisti favorevoli alla supremazia maschile, come in Cina. L’unico premier che ha mostrato di amare le donne è Edi Rama. E le ha volute ministre", ha scritto il critico d'arte e parlamentare del gruppo misto.

 

Oltre alla critica esplicita alla Cina, è impossibile non considerare in quel "tutti gli altri governi" un riferimento tra le righe all'Italia. Basta guardare la composizione degli ultimi esecutivi formati in Italia. In quello di Mario Draghi figurano otto donne su 23 ministri. Una in più del Conte II: 7 su 21. Nel òrimo governo Conte ce n'erano solo 5, ma su 18 totali. 

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