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Giorgia Meloni distrugge il reddito di cittadinanza: “Metadone di Stato”. Poi il dolce siparietto con Salvini

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Simpatico siparietto fra la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il segretario della Lega Matteo Salvini a favore di telecamere a Villa d’Este a Cernobbio sul lago di Como, dove è in corso il Forum Ambrosetti, cui i due politici hanno partecipato intervenendo a una tavola rotonda. Inseguiti dalla stampa dopo un breve scambio di parole fra loro Salvini e Meloni si avvicinano alla balaustra vista lago e si fanno dei selfie abbracciati. “Prove tecniche di governo” ironizza Salvini in tono divertito con la stampa e i cronisti che invitano i due a scambiarsi un bacio.

 

 

La presidente di FdI nel corso del Forum si è scagliata in particolare contro il reddito di cittadinanza: “ Non sono d’accordo con Giuseppe Conte che il reddito di cittadinanza sia una buona misura, non lo è, è metadone di Stato, non penso affatto sia una misura di sviluppo. Non è mantenendo le persone nella situazione di difficoltà che si migliora la loro condizione ma è creando attorno a loro le condizioni per uscirne”. Bocciato anche il lavoro di Marta Cartabia sulla riforma del processo penale: “Sulla giustizia non sono d’accordo sul fatto che la riforma Cartabia faccia la differenza, è il minimo sindacale. L’Italia ha bisogno di una riforma forte, questa non lo è”.

 

 

Per la Meloni c’è anche spazio per un chiarimento in seno al centrodestra: “La presenza di Forza Italia e Lega nella maggioranza che sostiene il governo Draghi credo che sia una fase eccezionale, in quanto la politica si fonda su visioni e i governi cosiddetti di larghe intese semplicemente non possono funzionare perché quelle visioni sono alternative. Se provi a mettere in campo un pezzetto di quella visione con un pezzo di un’altra visione stai solo buttando soldi. Io non ho un piano B nelle alleanze per questa ragione, per me esiste solo l’alleanza di centrodestra, spero che per la Lega e Forza Italia valga alla stessa maniera, questo l’ho chiesto più volte ma sono abbastanza ottimista sul fatto che nel 2023 il centrodestra si presenterà compatto e anche sul fatto che possa avere la possibilità, per il tramite del consento dei cittadini, che riuscirà a governare il Paese. Non ho giudicato - conclude la leader del partito di opposizione - la scelta del centrodestra che sostiene la maggioranza Draghi un elemento di rottura rispetto alla colazione. È già capitato in passato e penso che saranno semmai i cittadini a giudicare le scelte dei singoli partiti fanno in questa fase. Sono stata contenta recentemente quando la Lega ha votato con noi contro questo utilizzo del Green pass che solo Italia e Francia stanno facendo in tutta Europa e spero possa accadere ancora perché mi pare che ci sia all’interno della maggioranza del governo Draghi uno sbilanciamento verso sinistra che è molto distante dalle larghe intese”.

 

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