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Tra Berlusconi e Meloni torna il sereno: "Superata ogni incomprensione"

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Torna il sereno tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. L’incontro tra il leader di Forza Italia e la presidente di Fratelli d'Italia a Villa Certosa, residenza estiva del Cavaliere in Sadergna, è durato circa un'ora e mezzaa.

Stando a quanto riferiscono fonti di Forza Italia, il colloquio, cui ha preso parte anche Ignazio La Russa, si è svolto in un "clima assolutamente cordiale". Non solo. Durante il colloquio si "è superata ogni incomprensione e si è rafforzato il clima di collaborazione tra le diverse forze del centrodestra", trapela da fonti azzurre. "La prospettiva è quella di andare uniti quando, nel 2023, finita la stagione del governo di Mario Draghi, tornerà il confronto tra centrodestra e centrosinistra"

 

Insomma un rilancio nel rapporto FI-FdI dopo che Berlusconi, in collegandosi con la festa della Lega, sabato sera, aveva riconosciuto lo "sgarbo" di aver escluso Fratelli d'Italia dal consiglio di amministrazione della Rai e aveva parlato di "compensazione".

 

Stando a quanto riferito alla vigilia, la presidente di Fratelli avrebbe detto ai suoi di aver accettato l'invito del Cavaliere non per parlare di poltrone ovviamente ma per confrontarsi su quali siano le prospettive del centrodestra. Meloni vorrebbe in particolare modo andare fino in fondo e capire se sia transitoria o ripetibile l'esperienza di governo con le sinistre avviata dai partiti di centrodestra che fanno parte della maggioranza Draghi. Berlusconi, intervenendo telefonicamente a un evento della campagna elettorale di Roberto Occhiuto per la presidenza della Regione Calabria, ha in realtà rilanciato l'alleanza di centrodestra: "Il centrodestra unito o federato non annulla affatto le specificità delle diverse forze politiche che andranno a costituirlo, anzi le dovrà valorizzare all'interno di un contenitore unito. Io non ho mai pensato neppure per un minuto di ammainare le nostre bandiere, di rinunciare alla nostra storia, di rinnegare il nostro simbolo, di annacquare la nostra identità. Al contrario, dobbiamo caratterizzare con le nostre idee e con le nostre persone il futuro Partito Unico".

 

Nelle fase attuale, però, resta il "leale sostegno" al governo Draghi "che noi per primi abbiamo voluto. Ma resteremo anche i più attivi nel dare impulso alle riforme indispensabili per far ripartire il paese. Parlo della riforma fiscale, della riforma burocratica, della riforma giudiziaria, della quale in Parlamento stiamo compiendo i primi passi". 

Oggi il passo la "riconciliazione" con Giorgia Meloni in un clima di rinnovata serenità. 

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