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L'aria che tira, "pazienza certosina". Maria Giovanna Maglie elogia Matteo Salvini e tira una bordata a Giorgia Meloni

Giada Oricchio
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Sguardo disincantato e approccio realistico per la giornalista Maria Giovanna Maglie, ospite della puntata de “L’Aria che Tira Estate”, lunedì 2 agosto: “I successi dello sport non risolvono i problemi quotidiani che mordono le terga. Salvini? Sta esercitando una pazienza certosina”. Francesco Magnani, il conduttore del talk di LA7, chiede se i trionfi alle Olimpiadi possano essere un mezzo per aiutare il paese a sentirsi più unito e determinato nelle prossime sfide e la risposta della saggista veneta è netta: “E’ un anno d’oro per lo sport in netto contrasto con quello che è accaduto nel paese, nella società e nell’economia. C’è stato uno spirito di reazione alle difficoltà, una strepitosa rabbia che ci ha animato al di là di un governo che non ci ha rassicurato, ma per rispondere alla tua domanda devo dire di no. Nel giro di qualche giorno purtroppo o per fortuna tutto sarà dimenticato perché i problemi quotidiani mordono le terga”.

 

 

La giornalista esprime anche il suo giudizio sulla litigiosità delle forze politiche: “Mi pare che il centrodestra i governo sia compatto e qualche sbarazzino deputato di Forza Italia farebbe bene a ricordarsi che finché Berlusconi è vivo - e gli auguro lunga vita – la linea politica è che l’asse dei partiti di centrodestra è forte. Per quanto riguarda l’opposizione è tutto semplice: sei fuori fai l’opposizione, sei dentro non puoi che essere un po’ di lotta e un po’ di governo perché si tratta di un esecutivo in cui non hanno aspettato il semestre bianco per litigare. Hanno litigato sempre, in tutti i partiti e il PD di Letta molto più della Lega. Tutti hanno fatto la politica di sputare nel piatto dive si mangia”.

 

Sugli avvisi di Matteo Salvini al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in tema di sbarchi e sui sondaggi che danno la Lega in forte calo rispetto all’estate 2019, l’opinionista sposa una tesi ben precisa se non sorprendente se si pensa alla scarsa moderazione politica dimostrata dal leader del Carroccio in questi anni: “Ritengo che in questo governo, Salvini stia esercitando una grande e certosina pazienza, è evidente che le cose non possano andargli bene ma è il ruolo che ha deciso si svolgere entrando in un governo che fa cose molto diverse da quelle che lui ha in testa. Ad esempio, secondo me i Ministri della Lega dovevano astenersi sul green pass. Sui sondaggi non facciamo paragoni: nel 2019 eravamo prima del Covid. Oggi l’opposizione va incontro alla legittima rabbia nazionale, stare dentro al governo è una fatica. Tutte le volte che ho incontrato Salvini gli ho detto: stacca la spina, lascia il governo. Non c’entra l’immigrazione, ma la politica a Bruxelles e il Mes”, ma il conduttore Magnani sottolinea con franchezza: “Diciamo che pensava di capitalizzare quel consenso alle elezioni che continuava a chiedere e alla fine è arrivato un no clamoroso da Sergio Mattarella”.

 

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