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Donna Assunta Almirante, cento anni da protagonista

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Francesco Storace
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Guardi Assunta Almirante e ne ammiri il portamento da Gran Signora che ha ancora molto da insegnare per il nostro futuro. Cent’anni madame, compiuti ieri e con il garbo severo e gentile maturato in una vita trascorsa con grandissimo stile.

E auguri cari ad una donna che rappresenta ancora molto per la comunità della destra italiana ma non solo. Perché tutti – anche chi non ne ha le stesse idee – rispetta la straordinaria compagna di vita di un uomo come Giorgio Almirante.

Non deve essere stato facile stare una vita accanto a quel leader che la volle con sé in seconde nozze. Entrambi erano stati sposati. Ma si innamorarono. Lui da Salsomaggiore, lei da Catanzaro, una scintilla che li accompagnò per decenni di vita trascorsa nella buona e nella cattiva sorte.

Lei lo conquistò con le sue buone maniere e ancora oggi la osservi e resti incantato dalla bellezza di quei capelli color argento che ornano un viso ancora capace di sentimenti di affetto. Ti guarda e lo capisci. La forza dell’eloquio di lui, il fascino dei suoi cerulei entrarono nel cuore di Assunta. E oggi di quell’uomo resta vivissima la memoria proprio per la forza di una donna come lei che da quasi quarant’anni ne trasmette il ricordo a tutte le generazioni in ogni parte d’Italia.

Assunta Almirante è amata da tantissime persone: il suo pellegrinaggio è in straordinaria continuità con il viaggio per cento volte in tutta Italia e in mille comizi che compì Giorgio. Apostolo delle idee che professava, moglie e sua seguace Assunta.

Assieme a sua figlia Giuliana, donna Assunta – come tutti la chiamano con grandissimo rispetto – ha dato vita alla fondazione Giorgio Almirante e come sempre ha fatto nella vita senza mai rinunciare ad esprimere le sue opinioni ogni volta che senta l’obbligo morale di farlo, come custode vivente di un grande patrimonio politico e culturale.

Non deve essere stato facile vivere con un uomo del carisma di Almirante, soprattutto per una donna di quel sud che faticava ad emergere nella vita sociale della Nazione. Almirante probabilmente direbbe oggi lo stesso di sua moglie, donna di fortissima e spiccata personalità. Leggendarie le battute riservate da donna Assunta ai massimi vertici del Msi di allora quando fiutava i soliti giochi politici che avrebbero potuto danneggiare il marito.

Ma rispettata – e sempre – anche dalle “vittime” delle sue sfuriate, perché chiunque sapeva che non c’era malanimo. Il bene di tutti come obiettivo.

Donna Assunta è una persona capace di stare a proprio agio in qualunque ambiente, potente o umile che sia, e questo la rende straordinaria da sempre.

Alla vigilia dei cento anni si è anche sottoposta alla vaccinazione, nello scorso mese di aprile. Per farlo ha scelto l’hub anti Covid dell'auditorium Parco della Musica.

Anche lì, una grande prova di vitalità. Donna Assunta si è fatta iniettare la dose del vaccino Moderna. In grande forma, il personale sanitario racconta di essere rimasto colpito per la capacità di camminare in maniera autonoma e l'energia dimostrata. 

È bello raccontare di lei, e si potrebbe per mille episodi. Presente al congresso nazionale de La Destra nel novembre del 2008, spese all’epoca tutte le sue forze per tentare di unire, fin da allora e poi ancora per le politiche del 2013, quei mondi così lontani ma con lo stesso pensiero. Naufragò un incontro per un cammino comune tra chi scrive e Giorgia Meloni e non per colpa, diciamolo, della leader di Fratelli d’Italia. Fulminante la battuta di Assunta: “Centrodestra? No, cento destre…”, disse sconsolata con un’efficacia degna del miglior editoriale.

A lei si attribuisce anche la scelta di Gianfranco Fini come successore di Giorgio Almirante e nessuno capirà mai se questa è davvero la verità. Certo è che anche con Fini non rinunciò mai a dire la sua anche se nei momenti decisivi è stata capace di straordinari slanci per aiutare e sostenere quello che in fondo considerava il “delfino” del marito.

Donna Assunta è stata particolarmente importante nella vita di Giorgio Almirante in momenti terribili per l’uomo, quando cominciò la persecuzione giudiziaria sotto l’accusa di voler ricostituire il partito nazionale fascista e incredibili cose del genere. Con lui la magistratura non fu mai tenera, ma contro una persona immacolata non si poteva certo fare nulla di più. 

E poi ancora, quando fu pilotata dall’esterno una scissione dimenticata dai più, Democrazia Nazionale, che portò via al Msi la maggioranza dei suoi deputati e senatori.

Momenti terribili, di grande sconforto per quello che era considerato un tradimento: donna Assunta affiancò il marito in tutta Italia per risollevare un mondo antico che non voleva accettare di perdere la rappresentanza di una comunità intera. E oggi si può dire che la scomparsa dei transfughi dal Parlamento nelle elezioni successive fu la più bella vittoria di una coppia straordinariamente unita.

E chissà di quanti ricordi di vita e di politica è oggi gelosa custode Assunta Almirante. Protagonista di tantissimi incontri riservati e forse proprio per questo anche inaspettata ammiratrice di Bettino Craxi, il socialista che voleva abbattere il muro eretto contro la destra nazionale.

Potrebbe raccontarli, scriverli, tramandarli quegli episodi con la lucidità che le appartiene, come la bella nonna di tutti noi. E anche per questo Il Tempo ne festeggia lo splendido centenario. 

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