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In Onda, Salvini chiude al partito unico di centrodestra: ma sì a collaborazione

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Accoglienza delle grandi occasioni per Matteo Salvini a In Onda martedì 29 giugno. "Buoni santi Pietro e Paolo a chi è a casa" esordisce il leader della Lega. "Sono di religione ebraica, di un altra parrocchia..." mette subito in chiaro David Parenzo, alla conduzione del programma di La7 insieme a Concita De Gregorio

 

Salvini è in collegamento da Bologna dove oggi, nel corso di un comizio del leghista, Romano Prodi si è affacciato dalla finestra per ascoltare. "Non rimpiango i tempo del suo governo ma è stato un episodio simpatico" dice Salvini. 

Sul tavolo l'attualità politica, e si parte dalla rottura totale tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte nel Movimento 5 stelle. Grillo è come Bossi, Conte è come Salvini? Chiede la De Gregorio: "Spero che la guerra nel M5s non danneggi gli italiani" negli equilibri di governo, commenta Salvini. "Non vorrei che esplodessero, per non rallentare le riforme" da fare. "Non tifo per Grillo o Conte, spero che la smettano" taglia corto il leghista che commenta: la parabola dei 5Stelle è esaurita, le idee sono state sostituite dalla poltrona, sul loro futuro facciamo decidere gli elettori. 

 

Nel centrodestra chi prende più voti esprime il nome del premier, premette la De Gregorio che poi ricorda l'ultimo sondaggio che vede la Lega sorpassata da Fratelli d'Italia. "Giorgia Meloni cresce all'opposizione, voi pagate pegno... la fusione di un partito unico di centrodestra potrebbe far pensare a uno scenario con lei premier e Berlusconi al Quirinale", dice la conduttrice. Lega e Forza Italia federati strapperebbero il primato alla Meloni, e in caso di vittoria alle elezioni sarebbero in posizione dominate, è l'ipotesi di Concita. Ma Salvini respinge la ricostruzione: non faccio questi calcoli, penso all'Italia. "Non c’è all’orizzonte un partito unico, ho chiesto all’amico Silvio Berlusconi di collaborare, di federarci... Non faccio e disfo partiti" per il mio interesse, ha detto Salvini. 

 

"Sono disponibile a collaborare sui progetti, ma non faccio e difo partiti. Federiamoci sulle proposte. L'esigenza degli italiani non è avere partiti nuovi", mette in chiaro Salvini. 

"Il vaccino? Avrei dovuto farlo ieri ma era a Cuneo per il processo, non è legittimo impedimento" dice Salvino che ammette di non sapere quale tipo gli sarà somministrato nei prossimi giorni. "Non è mica come andare al bar, non so cosa mi daranno..." "Ma c'è scritto sulla prenotazione" gli fanno notare. "Allora non lo so" quale vaccino gli è stato assegnato. 

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