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A chi va a chiedere dei comunisti, gaffe surreale di Lilli Gruber a Otto e mezzo. E Gad Lerner è colto sul vivo

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Il titolo di prima pagina di oggi del Giornale colpisce nel vivo Gad Lerner. Mercoledì 26 maggio a Otto e mezzo, il programma di La7 condotto da Lilli Gruber, il giornalista di indubbie simpatie sinistre approfitta della presenza di Stefano Zurlo del Giornale per replicare al titolo "L'assedio dei comunisti". 

 

Lerner non ci sta e tira in ballo Zurlo per il titolo, così la Gruber chiede all'ospite di argomentare e spiegare il significato. Il giornalista rimanda all'editoriale di Nicola Porro sulle spinte "marxiste" nel governo ed elenca lo scontro sul blocco dei licenziamenti, il blocco degli sfratti che impedisce a un proprietario di godere dei propri beni, la proposta di Enrico Letta di una tassa di successione sui redditi più alti e via dicendo. "Ma grazie per la pubblicità anche se negativa", conclude.

 

Lerner ribatte con gli argomenti opposti: difende la tassa di successione del Pd e il blocco dei licenziamenti. E punge: "Siete sempre fermi all'assedio dei comunisti...  Voglio parlare del Draghi politico: quando parla di economia e lavoro per forza è politico. Quando ha detto 'questo è il momento di dare e non di prendere' ha fatto bene. È Draghi, è la razza padrona..." argomenta Lerner. 

La Gruber continua a battere sul solito tasto. "Ma dove li vedi i comunisti?" chiede a Zurlo che mette a segno il colpo: "Non c'è più il comunismo ma ci sono i comunisti alla Gad Lerner che imbrigliano il Paese e danno la caccia ai ricchi". 

 

"Io sento imprenditori che non vogliono licenziare, tutt'altro, vogliono assumere ma non trovano personale.  Stanno ripartendo l'edilizia, la farmaceutica, altri settori" continua il giornalista del Giornale

Interviene Massimo Giannini, direttore de La Stampa. Ma allora se l'economia sta ripartendo perché bisogna permettere i licenziamenti? C'è un salto logico che alimenta inquietudine sociale".

Ma a mettere la parola fine, e stavolta senza appello, sul dibattito è l'esperta di tecnologia digitale Viky Manaila, Intesi Group, chiamata per spiegare come sarà il Green Pass europeo. La dottoressa è di origine romena e la Gruber lo chiede pure a lei: "In Italia li vedi tutti questi comunisti?" "È un tema molto sensibile per me" dice Manaila visibilmente in imbarazzo. "Con quello che ho vissuto in Romania qui di comunisti non ne vedo". Stalattiti in studio.

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