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Centrodestra a caccia all'anti-Raggi. Tutti i nomi in ballo per il Campidoglio

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Fuori il nome. Alle 17.30, alla Camera ci saranno anche i leader del centrodestra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Sul tavolo le candidature dell’alleanza per le grandi città, a partire da Roma e Milano, dopo l’accordo raggiunto dai colonnelli di Lega, Fdi, Fi e centristi, mercoledì scorso, sui sindaci uscenti e sui candidati delle città con 15mila abitanti.

 

Ma il nodo restano Roma e Milano, perché l’ottimismo di Matteo Salvini («lunedì troveremo la soluzione e metteremo le cose a posto», aveva detto nel fine settimana) potrebbe restare una speranza. Fonti del centrodestra scommettono su passi avanti, «ma dovrebbe essere un incontro ancora interlocutorio», azzarda un big romano. Di sicuro al tavolo, a differenza degli ultimi incontri, ci saranno i leader, vale a dire che il confronto sale di livello, dopo le difficoltà degli ultimi mesi. Al meeting, convocato negli uffici della Lega alla Camera, ci saranno tra i salviniani anche il responsabile enti locali Stefano Locatelli e il vicesegretario Andrea Crippa. Per Forza Italia, dovrebbe essere presente la senatrice Licia Ronzulli, responsabile dei rapporti con gli alleati, per Fdi Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato con il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida. Tra i centristi Giovanni Toti, in collegamento da remoto, e il senatore Gaetano Quagliariello, responsabile enti locali del partito e ancora il senatore Antonio De Poli presidente dell’Udc.

 

«Oggi si riuniranno i leader della coalizione, io non parteciperò a quella riunione, per lasciarli liberi di discutere. Decidano quello che vogliono, non ci si auto candida. Se c’è già l’accordo? Non mi risulta e non ne ho notizia, il mio numero ce l’hanno, se vogliono mi chiamano, se vogliono fare diversamente scelgano un candidato forte», dice a Rai Radio1, ospite di «Un Giorno da Pecora», il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, uno dei nomi più volte circolato come candidato-sindaco del centrodestra a Roma. «Se hanno un candidato buono lo sostengo, spero che Bertolaso ci ripensi, se lo facesse saremmo tutti più contenti», ha concluso Gasparri.

 

Per le Comunali «i nomi che stanno circolando sono diversi, diverse sono le ipotesi, non è intelligente fare questo dibattito sulla stampa prima di portarlo sul tavolo: è la ragione per cui da settimane ne chiedo la convocazione, si deve fare presto e si poteva fare prima», dice il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, in un’intervista a Radio24, nel giorno del vertice del centrodestra sulle amministrative. In merito ai sondaggi, che danno il partito in continua crescita, Meloni commenta: «Non sto ’azzannando' il partito di Salvini, ma il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico, che stando ad alcuni sondaggi sono stati entrambi superati da Fratelli d’Italia. I sondaggi vanno sempre presi con le molle, ma la notizia mi pare che i primi due partiti in Italia sono entrambi due partiti del centrodestra: ciò deve farci interrogare su dove sta la gente dove sta il Palazzo, un tema che Fratelli d’Italia pone da anni».

 

Tra i nomi per Roma che potrebbero uscire dal vertice quello di Antonio Tajani, del senatore Gasparri, del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, l'avvocato Enrico Michetti ma potrebbe spuntare la candidatura a sorpresa come il ritorno di Guido Bertolaso. 

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