Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Franco Battiato, "in aereo davanti a tutti..." Rispunta l'intervista su Loredana Bertè

  • a
  • a
  • a

La musica è in lutto per Franco Battiato stroncato dalla malattia con cui combatteva da tre anni e che lo aveva costretto lontano dal palco. Dopo l'annuncio della sua morte non si contano più i ricordi sull'artista amatissimo dal pubblico. Ma tra la valanga di tweet, post e interviste online torna alla ribalta pure quella che il cantautore siciliano raccontò durante un'intervista al Fatto quotidiano, sull'incontro con la collega Loredana Bertè in aereo. Un incontro fortuito e quasi da censura.

"La vedo in aereo e mi fa: A Battià, dove vai?, Dove vai te? rispondo. Poi parliamo e la guardo un secondo di troppo. Lei scorge ammirazione, si alza il pullover e senza preavviso mi fa vedere le te***. 'Loredana, ti dico la verità, sono bellissime. Avrei voluto uno specchietto retrovisore puntato sugli altri passeggeri" confessava l'artista nel 2016 al Fatto Quotidiano.

La scomparsa di Franco Battiato lascia un immenso vuoto nel mondo della musica e della cultura. Il cordoglio unanime è stato espresso fin dal mattino, poco dopo la notizia della sua morte, dall'intero arco politico e da tantissimi artisti, oltre che da migliaia di fan sui social. A partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si è detto "profondamente addolorato dalla prematura scomparsa di Franco Battiato, artista colto e raffinato che con il suo inconfondibile stile musicale - frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione - ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali". "Ci la lasciato un Maestro", sottolinea il ministro della Cultura, Dario Franceschini, definendo l'artista "uno dei più grandi della canzone d'autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove". Per il segretario del Pd, Enrico Letta, "'Io avrò cura di te' è la più bella con le parole più semplici e più potenti. Grazie di tutte le emozioni che ci hai dato".

Ricordi e commozione anche dai presidenti di Camera e Senato e da tutti i leader dei partiti. "Non ci sono parole per ricordare chi, con parole e musica, ha emozionato e commosso intere generazioni", commenta Matteo Renzi, leader di Italia Viva, mentre l'ex premier, Giuseppe Conte, usa un suo verso: "E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire. Ciao Maestro". E la commozione arriva anche da destra: "L'Italia si inchina alla vita, all'opera di Franco Battiato. A Dio Maestro", è il commento della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Una preghiera, un ricordo e una canzone per il grande maestro, Franco", scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.

Il mondo della musica e dell'arte piange uno dei suoi maggiori esponenti degli ultimi decenni, così si moltiplicano, soprattutto via social, i messaggi di addio. Tra i primi Vasco Rossi, che su Instagram cita la prima strofa della canzone 'Le sacre sinfonie del tempo' e scrive: "Addio al maestro Franco Battiato, viva Franco Battiato". "La scomparsa di Franco Battiato è un dolore immenso", scrive Carlo Verdone. "Non è stato solo un grande sperimentatore coraggioso fin dagli inizi della sua carriera, ma con il tempo si è sempre di più avvicinato ad una dimensione mistica, più vicina all'oriente che non all'occidente", aggiunge l'attore, che ricorda: "Ammirevole e commovente il suo concerto in Iraq, con un'orchestra spesso priva di alcune corde agli archi e strumenti senza manutenzione. Fu splendido e significativo". "Non si muore mai, nessuno muore mai e tanto più certe persone. Battiato sarà sempre con noi e vivrà in questa Casa", ha detto Dori Ghezzi inaugurando a Genova la Casa dei Cantautori. Gianni Morandi sottolinea: "Lui non apparteneva alla nostra categoria: cantanti, cantautori, musicisti. Lui era un extra, fuori dal coro, straordinario, un genio assoluto, indefinibile. Resterai per sempre con noi. Ciao Franco". Anche Luciano Ligabue lo saluta: "Ciao Franco. Con Patriots mi hai salvato dalla depressione durante l'anno in Artiglieria. Con La voce del padrone hai cambiato il mainstream in Italia. Con tutto il resto ti sei dimostrato troppo grande e unico per essere accostato a qualcuno". "Hai raggiunto Milva in cosí poco tempo, un'altra grandissima perdita per la musica. Buon viaggio Franco", scrive Loredana Bertè. E Claudio Baglioni lo ricorda con parole delicate: "Il suo gioco fu un'altalena tra miscredenza e misticismo. Un mistero di bellezza e poesia. Fai buon viaggio Franco".

Dai blog