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Covid, il ministero della Salute approva i test salivari: ok nelle scuole e sugli anziani

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Svolta sui test salivari contro il Covid, approvati dal ministero della Salute. "Il campione di saliva può essere considerato un'opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei” il testo della circolare emanata da Roberto Speranza, che conferma quindi la bontà dei test ancora più rapidi per rilevare il virus e prevenire il contagio.

 

 

"La saliva può essere utilizzata come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei per l’identificazione di infezione da SARS-CoV-2 preferibilmente entro i primi cinque giorni dall'inizio dei sintomi", viene specificato, "nel complesso, gli studi disponibili indicano una sensibilità diagnostica variabile dei test molecolari su campioni di saliva, in relazione alla tecnica di raccolta. Una sensibilità maggiore è stata rilevata nella saliva orofaringea posteriore del primo mattino, mentre una sensibilità inferiore è stata osservata con la tecnica del 'general spitting'. Inoltre, la sensibilità - sottolinea la circolare del ministero della Salute - diminuisce dopo i primi cinque giorni dall'inizio dei sintomi".

 

 

Si evidenzia infine come il test sia utile per "screening ripetuti" per motivi professionali o di altro tipo, sugli anziani o disabili e sui bambini in ambito scolastico. Un nuovo strumento meno invasivo per ridurre il contagio nelle scuole.

 

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