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Recovery Plan in stand-by e Cdm rinviato. Telefonata Draghi e von der Leyen

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Il Cdm sul Recovery Plan resta in stand-by mentre il premier Mario Draghi telefona alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.  I ministri sono ancora in attesa della riconvocazione del Consiglio dei ministri sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, previsto oggi alle 10 e mai iniziato ma proprio in queste ore sarebbero proseguite le interlocuzioni a livello tecnico con Bruxelles.

Si parla, e si discute del Recovery. La Commissione Ue chiede un cronoprogramma più dettagliato. I nodi sarebbero ancora tanti mentre è esplosa la questione della proroga del superbonus, con i cinque stelle sul piede di guerra e con tutti gli altri partiti in pressing: il piano da 221,5 miliardi va ricalibrato. Non sarebbe una questione di soldi, ma di riforme. Prima fra tutte quella del fisco che Bruxelles definirebbe troppo generica. Ma anche altre - concorrenza, Pa e giustizia - devono essere aggiustate.

"La presidente è regolarmente in contatto con i capi di Stato e di governo, anche al telefono" dice un portavoce della commissione Ue interpellato su contatti telefonici nelle ultime ore tra Ursula von der Leyen e Draghi. Da Bruxelles nessun commento però sui contenuti delle interlocuzioni in corso da ieri tra i servizi tecnici della commissione e del governo italiano, né su i rilievi relativi alle riforme contenute nel piano che sarebbero stati sollevati dall'Europa.

Il percorso del piano - che deve ancora approdare in Cdm per l'esame preliminare alla presentazione alle Camere che il premier farà lunedì e martedì prima di tornare dal governo per l'ok all'invio a Bruxelles entro il 30 aprile, come da cronoprogramma - è condito da malumori e mal di pancia sul 'mancato coinvolgimento' della compagine governativa nella versione finale da presentare al Parlamento e all'Europa.

Era già circolata una presentazione in slide del Mef con le tabelle dei progetti allegate, pronte e datate per la riunione di Cdm di ieri venerdì 23 aprile mai formalmente convocata e slittata anche oggi. Il malessere, sui modi e sui contenuti, sembra comune alle forze che sostengono il governo. Il Superbonus per esempio mette in allarme i pentastellati. La misura è citata nella bozza del Pnrr dove viene spiegato che si intende estenderla dal 2021 al 2023 ma "senza garanzie" denunciano. Nella bozza non ci sarebbe la certezza dei 10 miliardi di fondi aggiuntivi chiesti dal M5S.

Oltre trecento pagine per delineare strategicamente tutti i progetti, che saranno finanziati da 221,5 miliardi: 191,5 inquadrati nel Recovery fund e 30 derivanti dal fondo complementare. Le dieci misure principali contenute nell'ultima versione del Pnrr sono le seguenti:

CENTRO ECCELLENZE EPIDEMIE
Si individuerà, su base nazionale competitiva, un centro di eccellenza per le epidemie consentirà una più pronta e efficace risposta della comunità scientifica nazionale rispetto al sequenziamento dei virus e alle correlate esigenze di ricerca e sviluppo per la cura e il contenimento delle conseguenti malattie.

228MILA ASILI NIDO
Si persegue la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza degli asili e delle scuole materne al fine di migliorare l'offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie, incoraggiando la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e professionale. La misura consentirà la creazione di circa 228mila posti, di cui 152mila per i bambini 0-3 anni e circa 76mila per la fascia 3-6 anni.

25 MLD PER TRASPORTI E ALTA VELOCITA'
Il Pnrr include investimenti sui trasporti, sia locali che nazionali, e miglioramento delle stazioni ferroviarie soprattutto al Sud con uno stanziamento di 25,33 miliardi per "fornire uguali opportunità di sviluppo a tutto il territorio".

SUPERBONUS FINO AL 2023
 Il testo prevede di estendere la misura del Superbonus 110% recentemente introdotta dal 2021 al 2023 "per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici". Ma il M5S, che ha creato e sostenuto la misura, chiedono "la garanzia, da parte del Governo, che la proroga sia almeno a fine 2023 per tutte le tipologie di edifici e che ci siano 10 miliardi in più rispetto ai 18 già precedentemente stanziati e ora semplicemente suddivisi tra Pnrr e fondo complementare", mettono in una nota i deputati pentastellati Riccardo Fraccaro, Luca Sut e Patrizia Terzoni.

LAUREA PER ABILITARE A PROFESSIONI
La riforma delle lauree abilitanti prevede la semplificazione delle procedure per l'abilitazione all'esercizio delle professioni, rendendo l'esame di laurea coincidente con l'esame di stato, con ciò rendendo semplificando e velocizzando l'accesso al mondo del lavoro da parte dei laurea

RETE VELOCE PER 8 MLN FAMIGLIE
Sono stanziate risorse per portare la connettività a 1 Gbps direttamente all'edificio (Piano Italia a 1 Gbps) per oltre 8 milioni di famiglie, imprese ed enti e completare la copertura di 9mila edifici scolastici (il 20 per cento rimanente) e oltre 12mila ospedali.

GREEN TEST PER 19 PICCOLE ISOLE
Arriva il progetto 'isole green'. Gli investimenti saranno concentrati su 19 piccole isole, che faranno da "laboratorio" per lo sviluppo di modelli '100% green' e auto-sufficienti, concentrandosi su aree specifiche caratterizzate da un elevato potenziale miglioramento in termini ambientali/ energetici.

FONDI AD HOC PER ROMA
La città di Roma beneficerà di una linea d'intervento dedicata al rilancio della sua attrattività in occasione dei prossimi grandi eventi turistici che la vedranno protagonista come la Ryder Cup del 2022 e il Giubileo del 2025. I fondi dovrebbero essere pari a circa 500 milioni.

RILANCIO PORTALE ITALIA.IT
Si prevede la messa a scala del portale Italia.it, migliorandone l'interfaccia utente, integrandolo con fonti dati aggiuntive (ad es., social network) e ampliandone contenuti editoriali (ad es., sezione dedicata ai turisti asiatici) e servizi offerti. Per garantire attività di informazione e comunicazione mirate al coinvolgimento di tutti i target di riferimento nascerà il il Portale PNRR.

A MAGGIO DL SEMPLIFICAZIONI, ENTRO LUGLIO DDL CONCORRENZA
Le misure fast track saranno approvate nel 2021 con l'approvazione di un decreto legge a maggio, contenente gli interventi urgenti di semplificazione, non solo a carattere trasversale, ma anche settoriale. Si prevede inoltre l'adozione del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza entro il 15 luglio 2021.

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