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Galli asfalta Bassetti in tv, dalla Merlino cala il gelo totale

Giorgia Peretti
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Un Massimo Galli senza riserva è ospite nel salotto di Myrta Merlino nella puntata di mercoledì 21 aprile a L’aria che tira. Il tema in discussione sono le riaperture, e le diatribe tra scienziati e politici.

 

 

 

 

Il direttore dell’Ospedale Sacco di Milano è noto per le sue posizioni chiusuriste e non perde tempo per ribadirlo con numerose interviste alla stampa criticando aspramente il “rischio calcolato” di Mario Draghi. “È un rischio calcolato male”, “mi tremano le gambe al pensiero delle riaperture così presto”, “Draghi non ne ha azzeccata una” sono solo alcuni dei commenti del prof. Galli subito dopo aver appreso la notizia delle progressive riaperture dal prossimo lunedì 26 aprile. In merito a questo la conduttrice avverte l’ospite di avere delle dichiarazioni di un altro esperto, Matteo Bassetti che sarebbe di tutt’altro parere sulle riaperture: “Le faccio sentire un commento di Matteo Bassetti". "Anche no, non voglio sentirlo” risponde stizzito il professore. Il momentaneo gelo in studio è stato interrotto da una risata spiazzata della Merlino che poi convince il primario e manda lo stesso il filmato.

 

 

Bassetti nelle puntate scorse aveva criticato le parole di Galli sul rischio calcolato male così: "Forse gli sfugge un passaggio, se i contagi non funzionano abbiamo il sistema dei colori, non è che dal 26 aprile viene spento il sistema dei colori. Non è cambiato niente rispetto a quello che abbiamo fatto per tutto l'inverno. Io ogni giorno lavoro con la mia regione e chi lavora con la propria regione ha una maggiore idea di chi lavora per sé, contro la propria regione e contro gli ospedali”. Insomma, una stoccata che non è di certo passata inosservata a Galli, il quale approfitta del suo momento rispondendo a tono alle accuse di mosse da Bassetti.

"Matteo Bassetti dice che lei lavora più per sé che per la propria regione" pizzica la Merlino. "Che interesse potrei avere di lavorare per me? Io sono un anziano professore che ha già fatto la carriera che voleva fare, che non ha altre aspirazioni e che è prossimo alla pensione. Io credo di lavorare per dire le cose come stanno, non ho bisogno di inchinarmi davanti ai voleri di nessuno.” Questa la risposta di Galli che poco dopo rincara la dose citando la celebre locuzione di Rino Formica che definiva il governo Craxi “corte di nani e ballerine”: “Ai tempi della prima repubblica si parlava dei nani e delle ballerine che lavorano a favore di questo o quel politico. Ecco io non voglio fare né il nano né la ballerina per nessuno. Non voglio dire che gli altri colleghi lo facciano però…” - tuona il professore rimarcando la sua indipendenza e lanciando un’accusa piuttosto pesante al collega.

 

 

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