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Cartabianca, Massimo Cacciari boccia Mario Draghi: "Non ha migliorato nulla, governo latitante"

Giada Oricchio
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A #cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rai3, martedì 6 aprile 2021, il filosofo Maurizio Cacciari attacca il Governo: “Confusione da bar dello sport. E’ in atto uno scaricabarile, nessun cambio di marcia con Draghi”. Campagna vaccinale a rilento, caos AstraZeneca, ristori in ritardo. Bianca Berlinguer mette in fila tutte le criticità che bloccano l’Italia nella morsa del Covid-19 e il filosofo Massimo Cacciari: “Di cosa stiamo parlando?! Ogni regione va per conto suo, ogni regione dice di non aver abbastanza vaccini e cosa stiamo a parlare di 500.000 vaccini al giorno?! Draghi non ha migliorato in niente la situazione. Tutte le promesse fatte su quantità delle dosi e velocità sono saltate, non parliamo poi delle promesse sui ristori. L’Europa ha fatto una figura atroce, specie rispetto alla Gran Bretagna e in base ai dati, noi siamo stati i peggiori all’interno dell’Europa. Francia e Germania stanno relativamente meglio. Fin dall’inizio c’è stata una gestione tra potere centrale e regioni che ha fatto venire fuori tutto: disfunzioni amministrative, tecniche e burocratiche e continuano a venire fuori. Non solo in campo sanitario. Ci sono anche i vivi da curare, non solo i morti e i feriti a cui pensare”.

 

 

La Berlinguer menziona le proteste dei ristoratori che chiedono di poter riaprire e Cacciari: “Lo dicevamo un anno fa che se non c’erano ristori sufficienti o un’attenzione particolare a certe categorie, il problema sarebbe diventato sociale.  Un terzo di questo paese è alla canna del gas. Vogliamo tenere tutto chiuso? Va bene, ma non possiamo pensare che queste persone vivano d’aria!”. Cacciari si è detto d’accordo con il professor Galli sulla bontà del vaccino AstraZeneca: “I dati scientifici dicono che è valido, la responsabilità è politica. Una comunicazione come quella che c’è stata: AstraZeneca sì è buono, no, poi sì, poi di nuovo no, ma come volete che la gente stia tranquilla? Non si tranquillizza con un discorso scientifico come quello che fa il professor Galli, cosa volete che ci capisca?!”.

Il professor Cacciari individua le colpe nella classe politica: “E’ il politico che deve comunicare in modo corretto! E’ una comunicazione vergognosa, non è colpa degli scienziati, ma dei politici in tutta Europa. Guardate la figura sui contratti! Possibile che in Italia ogni Regione decida per sé? E’ una vergogna! La gente è agitata, io conosco tantissime persone che mi hanno detto che se gli fanno AstraZeneca non lo prendono e aspettano Johnson&Johnson. Oppure vanno a San Marino a fare lo Sputnik perché lo ha detto il cugino. Laddove non c’è comunicazione corretta, diventa bar dello sport! Ogni Regione va per conto suo, ma che roba è? Io ho cercato di prenotarmi in Veneto, non posso, mi mandano a giugno. Quello che è pacifico è che c’è un enorme casino tra potere centrale e regioni, un vizio incardinato nella nostra Costituzione, c’è un conflitto permanente. In più non c’è stata una strategia comune e neppure una comunicazione adeguata. C’è una confusione tremenda nell’opinione pubblica. Questa è la situazione per chi vive!”.

 

 

Ma la critica più tagliente, Cacciari l'ha riservata al governo Draghi: “C’è uno scaricabarile in atto, prima con Conte nel 2020, ora con Draghi. E francamente devo dire che non ho visto alcun cambio di marcia da parte di Draghi, rispetto al governo precedente, per quanto riguarda il rapporto con le regioni e una strategia chiara sul piano vaccinale. La cosa che mi preoccupa di più di questo governo è l’estremo ritardo con cui si affrontano le conseguenze sociali ed economiche di questa crisi. Qui mi aspettavo maggiore tempestività da Draghi, non è stata fatta un’accelerazione nella parte amministrativa burocratica nella parte dei ristori. Niente rapidità per quanto riguarda il rifinanziamento del piano ristori le cui cifre attualmente non sono adeguate, mediamente gli danno il 3-4%, alcuni prendono e altri non hanno niente. Speravo che su questo il governo Draghi fosse più attento e tempestivo. Le categorie che hanno protestato si sentono lasciate sole, abbandonate. In più non c’è stato un discorso di accompagnamento, di comprensione per le sofferenze economiche e psicologiche. il governo vuole dire che c'è?! Invece è latitante”.

 

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