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Arriva l'ok al decreto Covid, la mossa di Mario Draghi per non far esplodere il Governo

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Scintille nel Governo, ma alla fine è stato approvato il Decreto Legge Covid che prevede che tutta l’Italia sarà in zona rossa o arancione fino al 30 aprile. Eventuali deroghe per allentare le misure - che mettono al bando la zona gialla - ci saranno solo in base ai dati dei contagi e all’avanzamento del piano vaccinale. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato la mediazione avanzata dal premier Mario Draghi e messa nero su bianco nella bozza trapelata prima del Consiglio dei ministri. La Lega è però pronta a dare battaglia. 

 

 

Fonti di primo piano sostengono che settimanalmente il Carroccio è pronto a chiedere al governo una deroga per tutti i territori con numeri da zona gialla. Dopo Pasqua, valutando l'andamento dell'epidemia e la implementazione del piano vaccinale, il governo valuterà la riapertura di quelle attività che possono ripartire in sicurezza, senza aspettare la scadenza del decreto a fine di aprile. E' la mediazione raggiunta nel corso del Cdm per rispondere alle sollecitazioni che arrivavano da parte della Lega in primis, ma anche da Forza Italia e Italia Viva.

 

Al termine del Cdm sono arrivate le parole di Roberto Speranza, ministro della Salute: “Esprimo soddisfazione per un decreto legge che mette la tutela della salute al primo posto. Vincere la battaglia sanitaria è la premessa per la vera ripartenza del Paese. C’è l’impegno di tutto il governo a lavorare, in sede di conversione del decreto, ad una protezione legale per il personale sanitario impegnato nell’emergenza che vada oltre la semplice norma approvata oggi che riguarda le vaccinazioni”. 

 

 

A stretto giro di posta ecco le dichiarazioni di Salvini: “Noi ci appelliamo alla scienza, noi ci fidiamo dei medici italiani. Se i dati scientifici classificheranno una Regione come ancora a rischio, cioè rossa, si manterranno le chiusure. Se invece i dati scientifici classificheranno una regione come più sicura, cioè gialla o bianca, si comincerà a riaprire. Semplice. Non si possono rinchiudere fino a maggio 60 milioni di persone, e migliaia di attività economiche, sportive o culturali, per scelta politica, non medica o scientifica, del ministro Speranza. La nostra lealtà al presidente Draghi ci impone di lavorare insieme per risolvere i problemi, ma anche di avere il coraggio di sottolineare e correggere quello che non va. Dopo Pasqua, il ritorno alla vita e al lavoro nelle zone sicure sarà realtà”.

La Lega ha poi fatto filtrare una posizione ufficiosa all'Agi: "Avremmo preferito un'apertura maggiore ma siamo soddisfatti perché non è passata la linea della chiusura totale e le revisioni verso le aperture saranno sempre possibili, ogni settimana. Basterà una delibera del Cdm per cambiare in meglio se i dati lo consentiranno. Di fatto un commissariamento di Speranza e del Cts". 

 

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