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Pochi voli e stipendi a rischio, in piazza la rabbia dei piloti dell'Alitalia

Luigi Frasca
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I piloti dell'Alitalia sono scesi in piazza questa mattina a Roma. Hanno chiesto di avere un incontro con il governo per evitare che la crisi dell'azienda aerea precipiti. Per ora avrebbero ricevuto rassicurazioni dal  ministero per lo Sviluppo economico guidato da Giorgetti. Con la sopraggiunta amministrazione straordinaria si poteva fare molto di più, lamentano. Soprattutto sarebbe stato possibile un risanamento dei conti "dopo le accertate storture contrattuali fuori mercato con cui Alitalia si approvvigionava di beni e servizi". Ma non è successo. E adesso, protestano, "ancora una volta si vuole far pagare il conto ai lavoratori".

“In questi 4 anni di amministrazione straordinaria - ha detto il presidente di Naca Piloti Alitalia, il comandante Franco Zorzo – si doveva risanare Alitalia mettendo mano a ingiustificabili ed onerosi contratti grazie anche all’intervento e supporto pubblico, invece si è persa un’altra occasione. Sono mesi che la politica ed i partiti promettono il rilancio di Alitalia e la tutela di tutti i lavoratori mentre nei fatti ci troviamo dinanzi all’ipotesi di un nuovo vettore nazionale composto solo da una cinquantina di aerei. Quale accordo commerciale può sostenere Alitalia presentandosi con Lufthansa con soli 50  aerei, ossia un decimo di quelli che possiede la compagnia tedesca ?" 

“Il difficile momento che il trasporto aereo mondiale sta attraversando - ha precisato ancora il presidente di Naca Piloti Cityliner, il comandante Daniele Pinori -  male si integra con la situazione aziendale di Alitalia che già prima della pandemia versava in grave crisi". Ma qualche spiraglio di ottimismo c'è. "Nonostante le restrizioni governative sugli spostamenti, si sta però registrando la ripresa del trasporto aereo tanto che nel mese di febbraio si e’ notato un significativo incremento delle prenotazioni. Una massiccia campagna di vaccinazione sarà sicuramente d’aiuto per il rilancio del settore del trasporto aereo, che la nuova azienda deve saper cogliere con una ripartenza “scattante”. Per tale motivo la nuova compagnia avrà bisogno di tutti i suoi piloti, che da sempre hanno dimostrato, oltre ad esperienza e professionalità, dedizione verso l’azienda".

 

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