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Sondaggio Euromedia, la Meloni non si ferma più. Su la Lega, Pd-M5s a picco

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Continua la corsa nei sondaggi per Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni, unica forza all'opposizione. E la Lega è premiata dalla ritrovata centralità nel governo Draghi. In altre parole, il centro destra vola e il centrosinistra arranca. 

 

Il centrodestra avanti di oltre 13 punti sul centrosinistra, con la Lega primo partito. È quanto emerge dall’Osservatorio sulle intenzioni di voto di Euromedia Research in esclusiva per l’agenzia Italpress. Secondo il sondaggio, realizzato il 22 febbraio dall’Istituto di ricerca guidato da Alessandra Ghisleri su un campione di mille persone, il 23,6% degli intervistati esprime la propria preferenza per la Lega, il 18,3 per Partito Democratico-Pse e il 16,6 per Fratelli d’Italia. Fuori dal podio il Movimento 5 Stelle, che verrebbe votato dal 14,5%. A seguire, Forza Italia otterrebbe il 7,6%, mentre Azione si attesterebbe al 3,5%, poco sopra Italia Viva che invece si ferma al 3,2%. Sinistra italiana e Mdp-Articolo 1 otterrebbero rispettivamente l’1,8 e l’1,2% mentre +Europa l’1,7%. Federazione dei Verdi-Europa verde raggiungerebbe il 2,1%. È indeciso o si astiene il 32,7% degli intervistati. Per quanto riguarda le coalizioni, avanti l’area di centrodestra con il 49,1% delle preferenze (+1,9% la differenza rispetto a dieci giorni fa) mentre l’area di centrosinistra più il Movimento Cinque Stelle si attesta al 35,8, con una riduzione dello 0,9 rispetto a dieci giorni fa. 

 

Tra i partiti, negli ultimi dieci giorni cresce di più Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni (+1,6% rispetto alla precedente rilevazione). Seguono Lega-Salvini Premier (0,8%), Azione di Carlo Calenda (0,4%) e Mdp-Articolo 1 (0,2%). Segno negativo per Pd-Pse, M5S, Sinistra Italiana, Forza Italia, Italia Viva e +Europa.

 

La maggior parte degli italiani intende vaccinarsi contro il Covid appena sarà possibile. È quanto emerge da un sondaggio di Euromedia Research in esclusiva per Italpress. Secondo lo studio, realizzato il 22 febbraio su un campione di mille persone, il 59,7% degli intervistati ha affermato che si vaccinerà appena sarà possibile mentre soltanto il 7,4% non ne ha intenzione. I contrari sono diminuiti di tre punti percentuali rispetto a due mesi fa. Si ritiene indeciso ma orientato a vaccinarsi il 20,3% delle persone che hanno partecipato al sondaggio mentre il 12,6 ci sta pensando ma non è orientato a farlo. Inoltre, intende vaccinarsi il 63,2% degli uomini e il 56,5% delle donne. Per età, invece, le percentuali maggiori si hanno tra i 18 e i 24 anni (75,6%) e tra chi ha più di 65 anni (63,6).

 

In riferimento a reperimento e distribuzione del vaccino da parte delle autorità competenti del Paese, la maggior parte degli intervistati si ritiene insoddisfatto. Sul totale del campione, infatti, il 56,9% è rappresentato da persone che si ritengono poco o per nulla soddisfatte contro il 37,5% di coloro che sono molto o abbastanza soddisfatti dalla gestione delle autorità. Non sa o non risponde il 5,6%. Infine, sempre in tema di vaccini, la maggior parte degli intervistati pensa che l’Italia rispetto agli altri paesi sia più indietro (50,7%). Si tratta di un’opinione condivisa dalla maggioranza delle donne (54,3%) e degli uomini (46,8%). Per il 10,6% del campione il nostro paese è più avanti, mentre per il 31,6 si trova in una posizione alla pari.

I più pessimisti nel confronto tra gli Stati sono gli over 65 che per il 59,9% ritengono che l’Italia sia indietro. A seguire la fascia 45-64 anni (di cui il 51,2% pensa che il paese sia messo peggio rispetto agli altri) e coloro che hanno tra i 25 e i 44 anni (48,9%). La maggior parte dei giovani nella fascia di età 18-24 crede che l’Italia sia alla pari degli altri paesi (48,8%).

Dopo il primo Consiglio dei Ministri e la fiducia incassata alla Camera e al Senato nel corso della scorsa settimana, il nuovo Governo Draghi è diventato ufficialmente operativo. Un Governo formato da una squadra di Ministri che soddisfa un italiano su 3. Secondo un altro sondaggio di Euromedia Research, pubblicato da La Stampa, in questo momento un quarto degli italiani ancora non esprime (o non sa esprimere) un giudizio sulla composizione del nuovo Governo. Considerando il peso dei singoli Ministri e l’importanza dei ruoli e delle tematiche da affrontare, si ritiene che la componente tecnica dell’esecutivo debba prevalere su quella politica. Da un punto di vista operativo e delle azioni da intraprendere, oltre la metà del campione chiede un cambio di passo e una discontinuità rispetto al Governo Conte 2.

Si richiedono nuove scelte, dunque, ed un nuovo modo di operare per affrontare in primo luogo l’emergenza sanitaria e mettere in atto una strategia valida per il raggiungimento dell’immunità da Covid19 e, in secondo luogo, la riduzione del carico fiscale. 

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