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Milena Gabanelli fa nero Arcuri sul Tg di Mentana. Sulle mascherine FFP2 ha buttato via 65 milioni

Svelato un contratto con la Cina triangolato con l'Olanda che paga ogni pezzo 70 centesimi di più del dovuto

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Nel suo Dataroom andato in onda sul Tg La7 in collaborazione con il Corriere della Sera Milena Gabanelli fa davvero nero il commissario straordinario alla emergenza sanitaria Domenico Arcuri, che avrebbe- dati alla mano- buttato dalla finestra quasi 65 milioni sui 105 pagati per acquistare una partita di mascherine FFP2 dalla Cina, che le produce ancora oggi quasi tutte.

 

La fornitura è avvenuta da parte della BYD, che è un'azienda automobilistica cinese che come Fca a inizio pandemia si è messa a produrre mascherine. Arcuri ha firmato un contratto per quelle FFP2 attraverso l'importatore olandese al prezzo di 1,05 euro a mascherina l'11 settembre scorso.

 

Quasi in contemporanea, ha svelato la Gabanelli, la Regione Marche ha comprato la stessa identica FFP2 il 25 settembre attraverso importatori italiani. La fornitura era di 2 milioni, quindi molto inferiore ai 100 milioni di Arcuri, eppure è stato strappato un prezzo a mascherina assai inferiore: 0,37570 a pezzo. 

 

L'avesse strappato anche il commissario straordinario, avrebbe pagato quasi 65 milioni di euro in meno sui 105 milioni pagati per la fornitura. Ed è un problema grosso, perché gran parte di questi acquisti Arcuri li ha finanziati (1,8 miliardi su 3,1 totali spesi) imputando la spesa ai fondi strutturali europei per lo sviluppo e la coesione. E quando la commissione europea scoprirà perle come queste, chissà con che allegria si metterà a dare all'Italia le cifre previste dal Recovery Found...

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