Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Tutto è meglio di Conte". Salvini fa melina, Meloni vuole le elezioni

  • a
  • a
  • a

Al momento attende gli eventi e prende atto che quel che si vede sono solo litigi. Matteo Salvini, quando ormai la sorte del governo Conte II sembra segnata, preferisce non rivelare alcuna mossa. E guardare in casa propria, ribadendo come un mantra che «il centrodestra è unito». Solo alla fine dello showdown, che potrebbe andare in onda stasera a Palazzo Chigi nel Cdm, si inizieranno a fare le valutazioni del caso.

«Qualsiasi cosa è meglio del governo Conte», ha tagliato corto stamattina il "Capitano" in piazza del Popolo, tra un selfie e un altro. Per poi aggiungere: «Se prendono atto che non hanno più la maggioranza o si va a votare oppure si fa un governo di centrodestra». Tradotto: tutte le opzioni sono in campo. Il numero uno di via Bellerio, raccontano, pur preferendo l’opzione di un nuovo esecutivo con Forza Italia e Fdi, perché "identitaria" dell’attuale coalizione di centrodestra, sembra strizzare l’occhio all’ipotesi di un governo di tutti e forse anche a quello di un tecnico "aggiustato".

C’è poi la strada del voto anticipato, che Salvini non vede così vicino, mentre per l’alleata sovranista Giorgia Meloni resta l’unica soluzione per uscire dalla crisi. Non a caso, per ribadire l’opportunità delle elezioni la leader di Fdi sceglie un post indirizzato a Luigi Di Maio: «Dormi tranquillo Luigi. Gli accordi di palazzo e gli inciuci con chi abbiamo sempre combattuto li lasciamo a voi 5Stelle».

Tra i big del Carroccio qualcuno si spinge a ipotizzare i prossimi eventi: «Prossimo fine settimana consultazioni, se si va verso maggioranza ampia si ragiona su chi sarà dentro...». Lo scenario potrebbe essere questo, fanno notare, ma l’unica certezza è che dei due, Conte e Renzi, ne resterà solo uno. Giancarlo Giorgetti non crede a soccorsi di responsabili che possano tenere in piedi l’avvocato del Popolo: «Mi pare impensabile che ci si affidi a un manipolo di parlamentari in ordine sparso», fa sapere il vicesegretario della Lega, ricordando come tutto sia ancora più complicato «da una situazione drammatica come questa».

Qualcun altro nel partito è meno convinto che all’ultimo non ci siano, al Senato, responsabili, magari azzurri. Rumors parlano di parlamentari che ci stanno pensando, ma «Berlusconi - spiega una fonte parlamentare del centrodestra - li ha già fulminati una volta, facendogli capire che non ci sono margini per governare con Conte». I nomi sono sempre gli stessi: Brunetta, Occhiuto e Polverini. Ma come spiegato da Giorgetti «servirebbe un progetto di responsabili più strutturato, che non si vede all’orizzonte».

Dai blog