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Mascherine cinesi, FdI azzanna Arcuri. Il caso in Parlamento: intercettazioni inquietanti

L'affaire Cina

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Scoppia il caso delle mascherine cinesi e Fratelli d'Italia vuole vederci chiaro. "Nuove inquietanti intercettazioni emergono dalla inchiesta sull'affaire delle mascherine cinesi acquistate dall'ineffabile Commissario Arcuri da società cinesi per 1 miliardo e 200 milioni che hanno fruttato 72 milioni di provvigioni a uomini legati alla sinistra. Fra i privilegiati Benotti che, dopo aver guadagnato una provvigione di 12 milioni di euro, chiama membro dello staff di Arcuri per sapere quando potrà incontrarlo per 'venerarlo'",  riepiloga Andrea Delmastro, deputato e capogruppo Fdi in commissione Esteri.

 

"Ora - aggiunge l'esponente del partito di Giorgia Meloni - si intuisce perché nonostante i plurimi fallimenti, dai banchi a rotelle al piano vaccini, il Governo lo 'venera' anziché licenziarlo. Certo non lo 'veneriamo' noi di Fratelli d'Italia. Oggi abbiamo depositato una interrogazione per sapere se è nato prima l'uovo o la gallina: Arcuri è bravo e quindi è da venerare o è venerabile e quindi intoccabile? Intanto attendiamo sempre che il Governo pretenda, pur venerandolo, risposte precise sulla conduzione della trattativa per le mascherine cinesi che hanno fruttato milioni di provvigioni a uomini legati a doppio filo al potere della sinistra italiana".

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