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Salvini: torniamo in piazza per salvare l'Italia

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La Lega torna in piazza «per mandare il governo a casa». Lo ha annunciato il leader della Lega, Matteo Salvini, in diretta Facebook. Un messaggio per fare gli auguri per l’Epifania e annunciare alcune iniziative in vista della ripresa dei lavori parlamentari. «Stiamo lavorando per mandarli a casa, in parlamento, nelle regioni, nelle piazze, pronti a tornarci, in sicurezza, distanziati, non si può andare avanti ancora in balia dei cambiamenti di umore di Conte, di Renzi - spiega il leader del Carroccio - È una vergogna leggere i giornali oggi: il governo si sta occupando di vaccini? No, di scuola? No, di rimborsi? No, si sta occupando di poltrone di rimpasti e anche oggi c’è il borsino, tra i ministri, di chi vince e chi perde». «Il 2021 sarà l’anno di ripartenza, di salute, di lavoro, di scuola e università in presenza, il ministro dell’università è scomparso, che fine ha fatto? Noi non abbiamo bacchette magiche ma abbiamo proposto delle soluzioni, come quella sulle cartelle esattoriali, rottamazione e pace fiscale per il 2021, lo Stato incassa e il cittadino italiano viene liberato. Prima questo governo va a casa, prima l’Italia tornerà a correre, e a far cultura».

Salvini ha poi parlato di scuola: «C’è il silenzio della ministra Azzolina, non si sa cosa succederà lunedì, non è stato stabilizzato un insegnante precario, c’è il dubbio assoluto: chi va, chi non va a scuola, per scuole e insegnanti non si è fatto nulla». Poi il capitolo vaccini: «Abbiamo scritto al commissario Arcuri, ha sbagliato a mandare le siringhe, in Lombardia e in tutta Italia, poi si sono accorti che non stanno mandando i medici necessari per fare i vaccini, perché hanno approvato in ritardo la legge finanziaria, arriveranno, se va bene, tra alcune settimane. Servono medici rapidamente e quote di medici rapidamente altrimenti ci saranno ritardi sulle vaccinazioni».

Per il leader della Lega il governo non sta facendo nulla per aiutare le attività in difficoltà: «In un paese civile si danno subito i ristori, oggi incontrerò il presidente dei maestri di sci della Lombardia, un settore quello della montagna che sta soffrendo, ed è totalmente abbandonato dal governo. Intanto a Milano stiamo lavorando per chiudere la squadra in Regione Lombardia, una regione che dopo mesi di sofferenze vuole chiudere, crescere, costruire, guardare al futuro». Il senatore del Carroccio ha dato appuntamento a sabato, per l’udienza sul caso Open Arms: «Ci vediamo a Palermo, per un’occasione non lieta, comincia un altro processo per sequestro di persona per aver controllato i confini del paese».

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