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Dpcm Natale, un emendamento ci libererà: sì agli spostamenti tra piccoli comuni

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Nonostante molti dubbi, anche tra politici e virologi, alla fine potrebbero essere consentiti gli spostamenti tra i piccoli Comuni nel giorno di Natale, forse anche a Santo Stefano e a Capodanno. “Ci confronteremo ancora, ma il Parlamento è sovrano – dice il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Bruxelles -. Quello che posso dire è che qualunque eccezione sarà attuata con grande attenzione”. L’indicazione è alla Camera e al Senato, che potrebbero modificare il decreto legge ‘Natale’ (n. 158/2020) che all’articolo 1 impone a tutti di rimanere nel proprio comune.

Le ultime indiscrezioni danno per probabile un emendamento, formulato in sede parlamentare, per modificare il decreto. Ma non sono chiari i dettagli: verranno coinvolti solo i comuni più piccoli? O si restringerà il campo a casi molto specifici, come le persone più anziane che vedono parenti che danno loro sostegno? Se ne discuterà nel weekend, e la settimana prossima la proposta di modifica dovrebbe approdare a Palazzo Madama.

All’interno dello stesso governo, Teresa Bellanova (Iv) e Luigi Di Maio (M5S) sono aperturisti mentre il ministro della Salute Roberto Speranza (LeU) sulla linea più dura: consentire gli spostamenti, a suo parere, rischia di far innalzare nuovamente la curva dei contagi in gennaio. Portavoce dei rigoristi è anche Andrea Crisanti, professore di microbiologia dell’Università di Padova che si dice contrario. “Serve coerenza – afferma in un’intervista radiofonica – il Governo, al limite, ci doveva pensare prima. L’importante è non mischiare i nuclei familiari”. Crisanti, comunque, vede il rischio maggiore dal 7 gennaio, quando tornerà la mobilità e le scuole torneranno a riempirsi. Se tutto questo scatenerà una terza ondata “non avremo gli strumenti per prevenirla, perché i tempi della vaccinazione saranno di mesi”.

Questa settimana, l’Istituto superiore di sanità ha registrato un'incidenza di casi che, a livello nazionale, rimane elevata, intorno a 450 casi per 100mila abitanti. “Addirittura in alcune aree del paese, in controtendenza, si nota un aumento dell'incidenza stessa”, spiega il dirigente Gianni Rezza, che sottolinea come sia “necessario che i cittadini continuino a mantenere comportamenti estremamente prudenti”. Nessun riferimento diretto al Natale, certo, ma è un chiaro avvertimento. Si moltiplicano, comunque, gli appelli ad allentare le restrizioni. E' "questione di buon senso", spiega il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, che però sottolinea di non voler certo aprire al libera tutti. “Sarei un irresponsabile – spiega - dico solo di valutare che alcuni casi di ricongiungimento familiare, di familiari stretti per non lasciare un parente solo o bisognoso”.

Bonaccini, così come altri amministratori locali, fanno notare che ci sono Comuni piccoli e piccolissimi dove “uno non può spostarsi di 500 metri perché c’è il confine”. Il leader della Lega Matteo Salvini, che assieme ai colleghi del centrodestra ha preparato una mozione unitaria al Senato, che dovrebbe essere discussa mercoledì pomeriggio, propone di allargare la possibilità di spostamenti ai confini provinciali, e magari dare un limite numerico di commensali da non superare. “Se tutta l’Europa non mette limiti fra comuni, non voglio che gli italiani siano separati in casa tra famiglie”, afferma il segretario del Carroccio. Il quale, con la prospettiva del correttivo da lui tanto richiesto, potrebbe votare (assieme agli alleati di centrodestra e alla stessa maggioranza) l'emendamento per consentire gli spostamenti.

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