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Abruzzo arancione, il Governo diffida il presidente della Regione Marsilio: "Revochi l'ordinanza"

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La diffida del governo per revocare l'ordinanza dell'Abruzzo è arrivata. È scontro tra l'esecutivo del premier Conte e il governatore, Marco Marsilio, che ieri con un post su Facebook aveva annunciato a sorpresa un'ordinanza per far tornare da rossa ad arancione la sua regione già da oggi, prima della naturale scadenza delle tre settimane, prevista mercoledì. Una mossa che non è piaciuta a Roma e che ha fatto scattare la lettera  dei ministri della Salute Roberto Speranza e per gli Affari Regionali Francesco Boccia. "La invitiamo e diffidiamo a revocare ad horas l’ordinanza regionale n. 106 del 6 dicembre 2020 - scrivono - ricordandoLe le gravi responsabilità che potrebbero derivare dall’applicazione delle misure da Lei introdotte riguardo alla salute dei cittadini abruzzesi. Ci riserviamo, in mancanza, di intraprendere ogni iniziativa, anche giudiziaria, per garantire l’uniforme applicazione delle misure volte alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e salvaguardare, in particolare, il bene primario della salute delle persone".

Ieri il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, ospite del salotto televisivo di Barbara D'Urso, aveva già gelato il governatore: "Il presidente della Regione Abruzzo è in stretto contatto con il ministro della Salute. L'Abruzzo era stato dichiarato in zona rossa di mercoledì, con due giorni di anticipo rispetto a quanto accade normalmente il venerdì. Ora c'è la disponibilità del Governo a riconoscere il ritorno dell'Abruzzo in zona arancione da mercoledì. Se invece lo farà da domani, l'Abruzzo sarà diffidato. Perché non ci possiamo permettere di rischiare, per gli abruzzesi e per tutti gli italiani. Tutto quello che facciamo lo facciamo per tenere il Paese in sicurezza".

Marsilio poco prima aveva annunciato che da oggi in concomitanza con il ponte dell'Immacolata, avrebbero riaperto i negozi, da mercoledì le scuole medie. "Mantenuto l'impegno di riaprire il commercio prima dell'Immacolata. Ho firmato l'ordinanza con la quale l'Abruzzo delinea il rientro in zona arancione". Il presidente dell'Abruzzo ha anche spiegato che la decisione scaturiva dai "dati confortanti" del monitoraggio. E motivava la scelta con la volontà di "evitare che un'applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all'Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso". Ma la fuga in avanti non è piaciuta al Governo.

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