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Ora Di Maio è diventato il leader del brunettismo

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Renato Brunetta è diventato uno straordinario umorista. E solo per questo può essersene uscito con quell’elogio di Luigi Di Maio, altrimenti partorito per chissà quale motivo. D’accordo che di qui a qualche minuto bisognerà votare sull’utilizzo o meno del Mes, ma per arrivare all’obiettivo bisogna davvero falsare la realtà? Dov’è lo statista, onorevole Brunetta? Adesso anche lei ha scoperto le virtù del reddito di cittadinanza? Diventano santi quelli che hanno imbrogliato gli italiani a furia di slogan, salvo poi scoprirsi peggiori di chi criticavano?

Domanda non impertinente: ma se Di Maio è il migliore dei suoi studenti, come sono gli altri? Inutile ripercorrere le innumerevoli gaffe del titolare della Farnesina, ma sarebbe istruttivo sapere da che cosa deriva la conversione di Renato Brunetta. D’accordo che in vista del voto del Quirinale non si butta nulla, ma per favore almeno un pizzico di serietà conservatela, in questa politica dominata dagli scappati di casa. Dei quali proprio Luigi Di Maio ne è la rappresentazione plastica. E adesso dobbiamo considerarlo pure un leader. Ma fateci il piacere…

f.s.

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