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Calenda lancia la bomba, appello a Mattarella: governo del presidente

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Carlo Calenda mette nel mirino mezzo governo e parte dell'opposizione e chiama in causa il capo dello Stato Sergio Mattarella: è giunta l'ora di un governo del presidente con tecnici d'area. Lucia Azzolina, Luigi Di Maio, Domenico Arcuri, Giorgia Meloni: il leader di Azione e candidato sindaco di Roma va all'attacco con un post su Facebook .

"La Ministra Azzolina ha detto ieri in TV che 'servono i tamponi rapidi che ora Arcuri ha comprato, siamo disponibili a scaglionare gli ingressi a scuola e abbiamo chiesto un’organizzazione precisa per quanto riguarda i trasporti'. Insomma sta facendo il piano per il rientro a scuola tre mesi dopo il rientro a scuola. Di Maio ha scritto che grazie a lui c’è stata una conversione del 300% dei contratti a tempo determinato in indeterminato. Come sia possibile, da un punto di vista matematico, una conversione del 300%, lo sa solo lui. Meloni ha difeso Polonia e Ungheria contro 'l’Eurosistema'. Sono due paesi che oltre che rubare i posti di lavoro e gli investimenti all’Italia stanno mettendo il veto sul Recovery Fund. La Meloni dovrebbe essere quella patriottica che difende l’interesse italiano", si legge nel post.

"Arcuri ha detto che le terapie intensive non sono sotto stress, perché si è scordato di calcolare le persone che finiscono in terapia intensiva per ragioni diverse dal Covid. Glielo hanno dovuto ricordare i medici. Siccome Arcuri si è dimostrato particolarmente capace, il Governo ha deciso di affidargli, oltre alla distribuzione dei vaccini, anche la gestione dell’ILVA. Arcuri ha annunciato che comprerà la maggioranza per 400 milioni da Mittal. Abbiamo fatto saltare un contratto blindato con il più grande gruppo del mondo, che prevedeva 1,8 miliardi dati allo Stato e ai creditori e 2,4 miliardi di investimenti e ora abbiamo Arcuri acciaierie. Finirà come Alitalia", è la previsione di Calenda che ne ha anche per il leader della Lega: "Salvini ha preso una posizione argomentata e pragmatica sull’emergenza sanitaria: 'se mi toccano il Natale divento una bestia'".

"Intanto il Presidente del Parlamento Europeo Sassoli ha buttato lì l’idea di cancellare i debiti dei paesi fatti durante il Covid. Non ha spiegato come ovviamente, e successivamente ha in parte ritrattato, ma il danno è stato fatto. È del tutto evidente che mentre siamo in attesa del perfezionamento del Recovery Fund, con i paesi "frugali” che non aspettano altro che una scusa per bloccarlo o limitarlo, questa boutade è tanto inutile quanto pericolosa. Si può e si deve discutere di come gestire i debiti nazionali gonfiati dal Covid; ma non così e non adesso. Su quanto avvenuto in Calabria sapete tutto. Tre Commissari saltati in tre giorni. Vale però la pena notare, per ciò che concerne lo scaricabarile regioni verso Stato centrale, che la Calabria è stata gestita direttamente dal Governo e da Arcuri sin dall’inizio della pandemia. Ed è stato un bel disastro. Lo scrivo a beneficio di quelli che dicono 'ah se avessimo tutto il SSN gestito direttamente dallo Stato'", si legge nel post.

Dopo la lunga premessa ecco l'appello al capo dello Stato, Mattarella pensaci tu. "Dobbiamo renderci conto che non possiamo andare avanti così. È arrivato il momento di chiamare un time out. L’unico a poterlo fare è il Presidente della Repubblica - scrive Calenda -  Personalmente ritengo che sia arrivato il momento di costituire un Governo del Presidente formato da persone che abbiano amministrato, 'tecnici di area' come si sarebbe detto una volta, sostenuto da tutte le forze politiche. Ma ove ciò non fosse possibile occorre un profondo rimpasto di Governo, il cambiamento di Arcuri e dei Ministri manifestamente inadeguati e un tavolo permanente con tutte le opposizioni e le regioni. Il galleggiamento non è più una possibilità".

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