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Bufera M5s, Dino Giarrusso finanziato da lobbisti: l'ex Iena si difende così

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Bufera sul grillino ex Iena Dino Giarrusso. L'eurodeputato del M5S è stato segnalato ai probiviri, per iniziativa del capo politico, Vito Crimi. La decisione nasce dalle rivelazioni della trasmissione di Rai3, ’Report’, che ha parlato di un finanziamento alla campagna elettorale dell’ex Iena per le Europee 2019, da parte della moglie di un imprenditore che sta lavorando alla ricerca di un vaccino e che si è presentata come sostenitrice dei Cinquestelle. Circostanza che lo stesso Giarrusso ha confermato con un video su Facebook, spiegando le sue ragioni e i dettagli della vicenda dal suo punto di vista.

 

 "Io sono molto tranquillo. Ho rispettato le regole del M5S e la legge. Farò chiarezza agli organi di garanzia, di cui mi fido ciecamente", ha dichiarato l'ex inviato della tarsmissione Mediaset Le Iene all'Adnkronos. Ma nel Movimento c'è chi vede già l'espulsione per Giarrusso: "Farsi finanziare le campagne elettorali da chi ha interessi, ti mette in una posizione scomoda verso il finanziatore. Per questo nessuno del M5S si è mai fatto finanziare personalmente da lobbisti. Se qualcuno lo facesse, verrebbe espulso immediatamente", scrive su Twitter l’eurodeputato del M5S Ignazio Corrao, riferendosi (senza però citarlo) al caso del collega Giarrusso. 

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