Grillini a rischio scissione. La scomoda verità sul M5s
«Il M5S adesso è come una nave che va alla deriva». Lo dice l’eurodeputato Cinquestelle, Piernicola Pedicini, in un’intervista a Fanpage. Il portavoce lucano si era candidato per essere fra i 30 oratori che parleranno domenica agli Stati Generali, ma con una decisione del capo politico non è stato ammesso alla consultazione online tra gli iscritti.
«Credo che il voto sia reale, su questo non ho dubbi. Ma se si mettono Di Maio, Toninelli e la Taverna, contro un consigliere comunale o un attivista, è normale che la gente sceglierà chi sta già al governo o in Parlamento - aggiunge - L’unica voce contro potere, e fuori dal coro, probabilmente sarà quella di Alessandro Di Battista. Ma per il resto sarà la solita passerella di Di Maio, della Taverna, e di quelli che vogliono continuare a gestire il M5S anche nel futuro». Pedicini punta soprattutto il ministro degli Esteri: «Di Maio è sempre stato il vero capo politico e sempre lo sarà. Ormai ha creato un impero, non solo all’interno del M5s, anche fuori. Non lo attacca più nessuno».
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L’eurodeputato grillino, inoltre, non nasconde che «i rischi di scissione ci sono. Siamo arrivati a un punto di non compatibilità». L’attacco è duro: «C’è stata una trasfigurazione del M5s, noi siamo rimasti legati a un ruolo che il Movimento, è evidente, non ha più. Molto spesso i bisogni dei cittadini sono penalizzati dalle grandi lobby, dal potere centralizzato, dalla finanza internazionale. Nei periodi di crisi i cittadini normali si impoveriscono sempre di più, e contemporaneamente i ricchi diventano sempre più ricchi. Serve ancora una forza politica che si interponga, che cerchi di restituire ricchezza, diritti e giustizia ai cittadini. Credo che il M5s si sia appiattito ormai su posizioni che una volta combattevamo», conclude Pedicini.