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Da Toti a Meloni, parte il processo a Salvini. E lui risponde punto su punto

Tutti accusano il leader della lega per il mancato successo alle Regionali. Ma lui non ci sta e replica

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Aria di resa dei conti nel centrodestra. Dopo la mancata spallata al governo e il risultato non esaltante alle Regionali - malgrado la conquista di una Regione storicamente "rossa" come le Marche - tra gli alleati volano i primi fendenti. E a finire nel mirino è Matteo Salvini. Ma a sorprendere è che a sferrare l'attacco siano due degli esponenti fino a ieri più vicini al leader leghista: Giorgia Meloni e Giovanni Toti.

La Meloni, nel commentare il mancato successo di Raffaele Fitto in Puglia, si toglie più di un sassolino dalle scarpe: "Noi abbiamo fatto la nostra parte, in Puglia come in Toscana. Se fosse stato così per tutti, se fossimo tutti cresciuti, avremmo vinto nonostante tutto il clientelismo di Emiliano. A me piace fare gioco di squadra e la squadra si vede quando le cose vanno male. Quel che più mi dispiace è che qualcuno stia al gioco di chi vuole dividerci".

L'obiettivo della frecciata è sottinteso ma chiarissimo. Non sono mancate le polemiche, infatti, sia per il mancato entusiasmo manifestato inizialmente da Salvini per la candidatura di Fitto, sia per la sua poca presenza in campagna elettorale, sempre e comunque a distanza di sicurezza dal candidato governatore.

A questa accusa, però, Salvini replica piccato: "Non penso fosse rivolto a me, io mi occupo di cose reali" dice il leader della Lega. Prima di aggiungere che oggi stesso sentirà Meloni e Berlusconi "perché prima volevo vedere i dati reali definitivi". Come dire: stando ai voti, il Carroccio è il primo partito del centrodestra. L'esame di coscienza lo facciano gli altri...

Più articolate le accuse di Toti, per cui Matteo Salvini sbaglia a occuparsi soltanto della Lega, non parlando mai a nome della coalizione e rinunciando, per questo, a recitare un ruolo di guida dell'intero centrodestra. Ma il capo del Carroccio non accetta neanche questa accusa: "Toti mi inviata a togliere la maglia della Lega? Ogni cosa a suo tempo ora le emergenze sono scuola e lavoro. Io mi occupo di dare risposte concrete dove governiamo. Poi le maglie ognuno le mette e le toglie a seconda delle stagioni".

E per il centrodestra, adesso, sembra essere la stagione della resa dei conti.

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