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Bomba sulle elezioni: non ci sono scrutatori. Hanno tutti paura del Covid

AMMINISTRATIVE: DOMENICA AI SEGGI PER MILIONI DI ELETTORI

L'effetto collaterale dell'emergenza sanitaria. Corsa contro il tempo per trovare i sostituti

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Fuga degli scrutatori dalle elezioni. Con il rischio che celebrare le Regionali e il referendum costituzionale diventi davvero difficile. E' uno degli eggetti del panico da Coronavirus e a raccontare la spinosa vicenda è il quotidiano Libero, in un articolo firmato da Claudia Osmetti.

Tanti i casi di forfait segnalati: "solo nel Comune di Savona - scrive la Osmetti - si registrano ben 55 lettere di defezione: mi-spiace-non-posso. I seggi in città sono 61, gli scrutatori chiamati a raccolta 244. Praticamente uno su cinque ha dato forfait".

Stesso discorso a Palermo, dove su 1.869 nominati i rinunciatari (già sostituiti) sono quasi seicento, un esercito. "A Bari - si legge ancora su Libero - manca la metà dei 345 presidenti di seggio e, a una settimana dall'appuntamento elettorale (cioè in queste ore), gli uffici competenti stanno avviando le seconde chiamate".

A Genova hanno rinunciato in 420, più del 15% dei cittadini iscritti all'albo comunale degli scrutatori. Il ritornello è lo stesso in diverse località del Piemonte e a Castellammare di Stabia (Napoli). Ci sono timori a Pordenone, a Foggia e a Corato.

Stesso discorso pure a Roma, dove il Campidoglio romano, pochi giorni fa, "è stato costretto a emettere un'ulteriore (è la terza) richiesta "urgentissima" di delegati da inviare ai seggi: è carenza di scrutatori anche sotto il Colosseo". 

Insomma, l'emergenza sanitaria ha fatto saltare anche un rito storico: la corsa al seggio per guadagnare un centinaio di euro e poter saltare qualche giorno di lavoro...

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