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Caso D'Amato, perché Zingaretti protegge l'assessore alla Sanità?

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"Ma come fa a rimanere in carica, per giunta come assessore alla sanità del Lazio di Zingaretti uno come Alessio D’Amato? Qual è il suo potere nei confronti di un governatore che continua ad affidargli il maneggio di un mare di miliardi come quelli che la regione Lazio spende per la salute dei cittadini?". E' quello che si chiede il vicedirettore de Il Tempo Francesco Storace sul sito 7Colli.it in merito all'inchiesta della Corte dei Conti che ha travolto l'assessore alla Sanità regionale Alessio D'Amato.

"In un paese normale, in una regione normale, un signore a cui la Corte dei Conti intima di restituire un gruzzolo non proprio piccolo – 275mila euro – eviterebbe figuracce. Ma poi se ne frega e rimane dove lo ha issato Zingaretti. Nella stessa maggioranza regionale c’è malumore contro D’Amato, ma nessuno osa parlare pubblicamente: “Se Nicola lo protegge, come faccio?”.

Eppure, il caso D’Amato monta. Anche la trasmissione condotta da Mario Giordano "Fuori dal Coro" ha denunciato il caso D'Amato. "E Zingaretti - sottolinea Storace - tollera tutto questo. Che cosa c’è di così importante nella protezione di un assessore imbarazzante?". 

Per Angelo Tripodi, capogruppo della Lega, D’Amato e Zingaretti “stanno cercando di prendere tempo”, scappano “da una responsabilità oggettiva”: il governatore “non ha mai agito per recuperare i soldi” stabiliti dalla Corte dei Conti a carico di D’Amato. E Zingaretti lo ha persino promosso assessore. "Che cosa ha di tanto importante l’assessore alla sanità per il presidente della regione Lazio?" domanda Storace.

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