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L'M5s scoppia sulle regionali. Crimi disintegra Di Maio: "Alleanza col Pd? No, questione chiusa"

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L’appello di ieri del premier Giuseppe Conte per favorire una alleanza Pd-M5S alla prossime regionali è stato ufficialmente respinto dai grillini .C'ha provato fino all'ultimo Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex capo politico pentastellato, che oggi ci ha messo la faccia,  "per investire ogni energia per trovare degli accordi laddove sia possibile". L’ascolto dei territori, come ho ribadito in più occasioni, resta la priorità. "È un bene confrontarsi, è un bene provarci laddove le condizioni lo consentono". A dare il ben servito a Conte e anche a Di Maio, è stato Vito Crimi, l'attuale capo politico del M5s: "Le Regionali? È difficile immaginare un percorso insieme in Puglia e Marche la questione è chiusa da tempo. Lì abbiamo fatto un’opposizione ferma e un’alleanza è infattibile". Si allarga quindi il divario tra chi segue i dettami di Beppe Grillo - da sempre a favore di una alleanza strutturale con il Nazareno - e chi invece segue quello di Davide Casaleggio. Non ne fa mistero lo stesso Crimi: "Davide è un pilastro, è come un fratello fondatore dei due padri fondatori". Una spaccatura interna che rischia di colpire lo stesso esecutivo, contro cui c’è chi vi legge una precisa strategia di Di Maio per depotenziare il premier agli occhi del Partito democratico e prendersi quella fetta di contatti utili per ottobre.

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