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Lampedusa, sos migranti. L'assessore alla sanità Razza: da due mesi chiediamo aiuto al governo ma ci ignora

Francesco Storace
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Assessore Razza, Lampedusa resta emergenza nell’emergenza ma da Roma nessun segnale…
«Purtroppo è così. La richiesta formulata dal Governo regionale, che ha fatto propria la dichiarazione di stato di calamità del consiglio comunale di Lampedusa, è del 26 giugno. Tra pochi giorni saranno due mesi di assoluto e inspiegabile silenzio da parte dell’esecutivo centrale che pare non voglia rendersi conto di ciò che invece è sotto gli occhi di tutti. È un’indifferenza che fa male perché Lampedusa rappresenta la porta d’accesso dell’Europa che come sempre, quando si parla di migranti, preferisce girarsi dall’altra parte. Così Bruxelles lascia sola Roma e Roma lascia sola la Sicilia ed i lampedusani in particolare».

Voi siete stati più volte a Lampedusa, nel frattempo però è arrivata la nave per la quarantena.
«Il presidente Musumeci, che si è recato personalmente a Lampedusa per prendere visione direttamente dalla situazione che si vive nell’isola, ne aveva parlato per la prima volta in aprile! La nave è arrivata solo dieci giorni fa. Vabbè... Sono tornato due settimane fa, assieme al commissario Guido Bertolaso ed al capo della protezione civile Salvo Cocina, sul molo Favaloro e all’interno dell’hotspot rendendoci conto che poco o nulla era stato fatto. Nel frattempo abbiamo fatto noi: la Regione, superandosi nelle competenze, ha approvato la scorsa settimana un piano straordinario su Lampedusa. Anche perché manca la consapevolezza di questa emergenza sotto il profilo sanitario in grado di scongiurare i contagi. Quanto accaduto a Pozzallo è speculare alla situazione che si è verificata a Treviso. Quindi non è una lagnanza della Sicilia, si tratta semmai dell’ennesimo ritardo da parte del governo centrale su un tema noto già dalle prime fasi della pandemia. Musumeci ne parlò in febbraio... siamo a ferragosto. Faccia lei...

Ma non avete segnalato questa necessità?
«Sì, più volte, ed esiste una interlocuzione su questo tema. Ma mentre si prolunga lo stato di emergenza, tranne che su Lampedusa, a Roma qualcuno pensa di fare lo scaricabarile sulle Regioni e tutto questo sta diventando insopportabile. Si permettono frasi come “se al governo ci fosse stato il centrodestra” e dimenticano che governiamo la maggior parte delle Regioni italiane, quindi della sanità italiana».

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