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L'ultima beffa di Conte & Co. Arriva la cassa Covid ma bisogna pagarsela

 Roberto Gualtieri

Nella bozza del decreto Agosto l'ipotesi di un contributo per accedere all'ammortizzatore sociale

Filippo Caleri
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Il governo si prepara all’ennesimo decreto legge per contrastare gli effetti che la pandemia ha portato nel tessuto economico e nell’occupazione. Iniziano a circolare le prime bozze dell’articolato del dl agosto, che seppur dichiarate solo parziali da fonti del ministero del Tesoro, danno un’idea della direzione che prenderà l’intervento legislativo.

Così come anticipato dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, spunta la nuova formula della Cassa integrazione estesa per altre 18 settimane ma con un contributo dal 9 al 18% per chi non ha perdite di fatturato o ne ha per meno del 20%. Insieme a questo sono previsti anche sgravi contributivi per chi non chiede nuove integrazioni salariali o assume a tempo indeterminato. Previsto anche un bonus a giugno e luglio per i lavoratori dello spettacolo e del turismo. Infine nell’ultimo articolo della bozza, il decimo, spunta l’ampliamento della platea di coloro che percepiscono integrazioni delle pensioni di invalidità non più solo a chi supera i 60 anni ma estese a chi ha superato i 18 anni di età.

 

A disposizione del nuovo provvedimento ci sono i 25 miliardi dello scostamento di Bilancio autorizzato mercoledì scorso dal Parlamento. Non mancano le proposte, come quella avanzata dalla ministra Bellanova di un fondo da un miliardo di euro per sostenere la filiera della ristorazione. Ecco i punti salienti della bozza del decreto legge.

CIG COVID
Cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga potranno essere rinnovate per una durata massima di nove settimane, incrementate di ulteriori nove settimane per i datori di lavoro che, nell’anno 2020, sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica. Scatta però un contributo addizionale, da cui sono esenti i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al venti per cento. Chi ha visto una contrazione degli affari inferiore al 20% nel primo semestre 2020 (rispetto allo stesso periodo del 2020) dovrà versare il 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate. Chi non ha avuto riduzioni di fatturato dovrà invece contribuire con il 18% della retribuzione. Nulla è dovuto da chi chiede la cig con una riduzione del business superiore alla soglia del 20%.

SGRAVI CONTRIBUTIVI 
Ai datori di lavoro privati che hanno già usufruito e non richiedono ulteriori trattamenti di integrazione salariale viene riconosciuto l’esonero per un massimo di 4 mesi, nei limiti delle ore di integrazione salariale già fruite, dei contributi previdenziali a loro carico. Lo sconto è fruibile fino alla fine del 2020. Chi invece assume fino al 31 dicembre a tempo indeterminato ha l’esonero totale al versamento dei contributi previdenziali a loro carico, per un periodo massimo di sei mesi decorrenti dall’assunzione. Dallo sgravio resta escluso quanto dovuto all’Inail. Estesa fino a fine anno la deroga al decreto Dignità sui contratti a tempo determinato.

LICENZIAMENTI
Nella bozza l’articolo nove proroga invece fino al 31 dicembre 2020 (termine entro il quale fruire della cassa integrazione Covid) lo stop ai licenziamenti, ad eccezione di quei casi motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa per liquidazione e in caso di fallimento. 

TURISMO e SPETTACOLO
Un’indennità da mille euro al mese per giugno e luglio agli stagionali del turismo degli stabilimenti termali. Chi invece aveva un contratto a tempo determinato riceverà un bonus da 600 euro, così come gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo. 
 

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