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Salvini, bagno di folla nelle Marche: governo diviso, voto in autunno. L'app Immuni? "Non la scarico"

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Matteo Salvini torna a girare l'Italia. È bagno di folla al quartiere Lido Tre Archi a Fermo, nelle Marche, con tantissimi che gli si sono avvicinati per selfie e saluti. "I clandestini che sono qui a rubare e a spacciare e a rompere le palle, per quel che mi riguarda, tornano tutte al loro paese, non abbiamo bisogno di questa gente", ha detto il lieader della Lega. "La soluzione - spiega - che abbiamo adottato in altre città, è quello di un presidio fisso delle forze dell’ordine, perché le persone perbene non hanno nulla da temere dalla presenza delle forze di polizia, quelle per male sì".

 

"Al Governo stanno litigando sugli Stati Generali, sulla giustizia, sul Mes, sulla concessione delle autostrade: intanto ci sono 245 opere pubbliche ferme. Anziché andare avanti con questi litigi, in autunno, visto che si uscirà di casa per votare anche per le elezioni comunali, regionali e per il referendum, penso sia più utile dare tranquillità agli italiani per cinque anni", ha detto prima Salvini in un intervento a margine della visita alla sede della Lega del Filo d’Oro a Osimo, in provincia di Ancona, nel corso della quale l’ex ministro dell’Interno ha preso due impegni da trasformare in emendamenti al Decreto rilancio: "Il riconoscimento della lingua dei segni è una cosa su cui stiamo lavorando da due anni. Nel decreto rilancio - ha aggiunto - c’è dentro di tutto, dai monopattini alle banche, proviamo ora a inserire emendamenti su lingua dei segni e sulla sordo-cecità, oppure temo che l’anno prossimo saremo ancora qua a parlare di questo".

 

Salvini si è poi soffermato sul tema caldo delle elezioni regionali nelle Marche, ma non ha ancora indicato il nome del candidato della Lega: "Non faccio nomi, l’importante è vincere. La Lega è il primo movimento qui - ha spiegato  Salvini - a me interessa innanzitutto il progetto. L’amministrazione uscente non ha funzionato, l’importante è cambiare. Abbiamo ben chiaro in testa cosa devono diventare le Marche". Il segretario della Lega è tornato anche sul suo scetticismo nei confronti dell’app Immuni: "Gli italiani chiedono garanzia totale sulla protezione e la riservatezza dei dati, finché questa non sarà totale io non scarico l’app Immuni".

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