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Dal blog dei 5 stelle ufficializzata la resa sui migranti: sì alle regolarizzazioni

Un post per giustificare la retromarcia: "In questo momento un no farebbe male all'Italia". Sconfitta la linea di Crimi e Di Maio per salvare Bonafede

Carlantonio Solimene
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I Cinquestelle si arrendono e accettano la regolarizzazione dei migranti stranieri. Una decisione resasi necessaria anche per salvare la posizione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Con l'accordo sui migranti, infatti, Italia viva non voterà la sfiducia al Guardasigilli. Ecco il testo pubblicato sul blog delle stelle che ha certificato la retromarcia, nonostante la contrarietà di Vito Crimi e Luigi Di Maio, che alla fine sui sono piegati. «In Italia ogni anno lavorano nei campi 1 milione e 100mila persone: di queste, quasi 350mila è rappresentata da manodopera stagionale straniera che, a causa delle restrizioni per arginare la diffusione del Covid-19, non potrà prestare la propria opera nei lavori stagionali nelle campagne italiane. Questo problema è oramai impellente e non più rinviabile vista l'imminente periodo di raccolta di tante colture». È quanto si legge sul Blog delle Stelle, che sottolinea come sia «doveroso per lo Stato italiano trovare soluzioni accettabili, concrete e rapide. Ed è per questa ragione che il governo sta approntando una apposita misura per i lavoratori stagionali», ribadendo che «l'obbiettivo dell'intervento attualmente in discussione riguarda i lavoratori stagionali e non l'insieme dei cittadini irregolari, che sono altra questione da affrontare in altro modo e in un diverso momento». Di fatto è il post che certifica la resa: «Risulta innanzitutto necessario - si legge - dare vita ad una piattaforma digitale istituzionale per l'incontro tra domanda e offerta in agricoltura. La struttura è già stata realizzata da ANPAL: va solo adeguata alle esigenze e peculiarità del comparto primario e riempita con le informazioni presenti nei database di AGEA (imprese con localizzazione delle relative particelle di terreno e dei luoghi di lavoro) e di INPS (lavoratori). Proprio negli elenchi INPS troviamo un primo potenziale bacino di possibile manodopera: sono circa 350mila i lavoratori (di cui 164mila stranieri) che storicamente non riescono a raggiungere le 50 giornate». Si tratta di persone che ha già prestato la propria opera in agricoltura e che, magari, non è riuscita a trovare nuove occasioni di lavoro ma che sarebbe molto propensa all'impiego in quanto la 51esima giornata rappresenta il traguardo per ottenere un primo sussidio al reddito, l'assegno di disoccupazione agricola. Un secondo potenziale bacino potrebbe essere rappresentato da coloro che percepiscono sostegni al reddito (reddito di cittadinanza, Naspi) ma che desiderano avere altre entrate, attraverso lavori stagionali in agricoltura, a patto di non perdere però il proprio beneficio (in particolare adesso che stiamo affrontando questa emergenza), una volta terminata questa esperienza lavorativa. A tale scopo è necessaria una modifica normativa temporale ma ciò può avvenire con tempi molto rapidi". «La questione dei migranti irregolari - la conclusione del post - è una problematica seria, complessa e che merita un confronto approfondito. In questo particolare momento, siamo chiamati a raggiungere un risultato concreto per le imprese, i lavoratori e l'economia nazionale: la necessità di avere manodopera stagionale in agricoltura. Un risultato differente rispetto a questo rischierebbe di rappresentare solamente una battaglia di parte poco utile, se non dannosa, per il Sistema Paese».

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