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Gasparri si scaglia contro la Botteri: "Inneggia alla Cina da Pechino". L'Usigrai: "Vuole il bavaglio"

Botteri e Gasparri

Il senatore di Forza Italia accusa la corrispondente della Rai di dettare la politica estera alla tv di Stato

Dario Martini
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Il sindacato dei giornalisti Rai interviene per difendere la corrispondente da Pechino Giovanna Botteri, dopo le parole del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che aveva accusato la Botteri di "dettare la politica estera della Rai e dell'Italia". "Giovanna Botteri è una eccellente professionista - scrive l'Usigrai - che ha dimostrato in tutta la sua carriera di essere una ottima giornalista. Gli attacchi del senatore Maurizio Gasparri sono l'ennesimo tentativo di bavaglio. In perfetta linea con i tanti insulti che ogni giorno vengono riversati sui social contro di lei. Ma ancora una volta cadrà nel vuoto. I partiti si devono rassegnare: le giornaliste e i giornalisti della Rai sono al servizio del pubblico e non degli interessi di questo o quel politico". Gasparri in mattinata aveva anche annunciato di voler portare il caso in commissione di Vigilanza, dal momento che all'inviata da Pechino sarebbe "totalmente appaltata la politica estera" in particolare del Tg1 e del Tg3. Secca la replica del senatore di Forza Italia: "Molti anni fa i genitori politici di certi propagandisti della sinistra dei nostri tempi inneggiavano alla Cina di Mao Tse Tung - dice Gasparri - Ora i loro epigoni, presenti anche in Rai, inneggiano alla Cina, sempre comunista e liberticida, di Xi Jinping. Nulla di nuovo sotto il sole. Continuo a difendere la libertà e la verità dalla disinformazione dei seguaci di Pechino di ieri e di oggi. I loro bavagli e le loro bugie non vinceranno. Non praevalebunt”.

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