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Il coronavirus contagia pure il Palazzo. Psicosi tra gli onorevoli: chiudiamo il Parlamento

Il Senato mette gli scanner. Spunta la deputata con la mascherina

Dario Martini
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La psicosi coronavirus contagia anche il Parlamento. Molti onorevoli arrivano dal nord d'Italia. C'è chi chiede, almeno in questa fase critica, di chiudere i battenti di Montecitorio e Palazzo Madama. Altri invocano controlli con gli scanner agli ingressi. Suggerimento accolto dal Senato, dove da oggi verrà misurata la temperatura a tutti coloro che entrano nel palazzo. Verranno anche sospese le visite esterne, comprese quelle delle scolaresche. Il questore Edmondo Cirielli (FdI), invece, ha fatto sapere che la Camera prenderà soltanto oggi le decisioni opportune. «Ma non verranno prese decisioni per impedire l'accesso ai parlamentari che provengono dalle regioni dei focolai», aggiunge. I problemi non finiscono qui. Ad esempio, ci sono coloro che lamentano l'assenza di amuchina e salviette igienizzanti nelle toilette delle Camere. A scatenare la polemica c'ha pensato la deputata di Fratelli d'Italia, Teresa Baldini, che si è presentata in Aula con la mascherina. C'è chi l'ha accusata di mettersi in mostra, alimentando la paura. Ma c'è anche chi ritiene che ogni precauzione sia opportuna. Al momento, però, i lavori vanno avanti come se nulla fosse. Anche se è stato deciso di rinviare tutti i convegni e le riunioni non urgenti. Il Senato, invece, ha annullato il concorso pubblico per l'assunzione di sessanta coadiutori parlamentari. Nella giornata di ieri si è riunita solo la Camera. Oggi tocca anche al Senato. L'Aula di Montecitorio si sta occupando del dl Intercettazioni, su cui il governo ha posto la questione di fiducia che verrà votata oggi pomeriggio. Le opposizioni accusano la maggioranza di intestardirsi su questo provvedimento in un momento in cui l'attenzione dovrebbe essere focalizzata solo sul coronavirus... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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