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Alessandro Di Battista: americani vigliacchi con l'Iran. Cosa chiede a Luigi Di Maio

Davide Di Santo
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Dopo la difesa del "rinnegato" Gianluigi Paragone, cacciato dal Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista torna a battere un colpo. L'esponente grillino si fa sentire sulla notizia del giorno, ovvero l'uccisione da parte delle forze militari americane del generale iraniano Qassam Soleimani.  "Quello a Baghdad è un raid vigliacco perché i droni sono vigliacchi. È un raid pericoloso perché il Medio Oriente è una polveriera. È un raid stupido perché ricompatterà l'opinione pubblica iraniana a sostegno del governo di Teheran", dichiara Dibba: "Sono passati 17 anni dall'inizio della seconda guerra del Golfo. I droni vengono telecomandati a distanza, la morte arriva dall'alto apparentemente invisibile e silenziosa. Gli interessi politici restano prioritari rispetto al diritto internazionale e alla ricerca della pace", scrive Di Battista. Ora della questione dovrà occuparsi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, e i rapporti tra i due sono ormai ai minimi termini. "Il governo italiano lavori per il dialogo con l'Iran. In Iran ci sono leggi diverse dalle nostre, si vive in modo diverso ma l'Iran non ha mai rappresentato una minaccia per il nostro paese al contrario, prima delle sanzioni, imposte all'Europa da Washington, l'Iran era un paese fondamentale per la nostra economia e per le nostre imprese", .

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