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Regionali. Il M5s chiude al Pd ma apre alle civiche. In Calabria candidato un professore

Luigi Di Maio

La Lombardi boccia Di Maio: "Il capo singolo ha fallito"

Dario Martini
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Si è svolta questa mattina la riunione operativa tra il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, e i coordinatori della campagna elettorale dei pentastellati per le Regionali della Calabria, il deputato Paolo Parentela, e dell' Emilia Romagna, il consigliere regionale Andrea Bertani e il senatore Gabriele Lanzi. A riassumere cosa è stato deciso è lo stesso Parentela: "In sinergia abbiamo concordato - riassume il deputato - le linee principali della nostra campagna elettorale: presenza del Movimento con liste civiche collegate e nessuna alleanza con il Partito democratico. Dopo l'esito del voto sulla piattaforma Rousseau, riteniamo che sia indispensabile e doveroso impegnarci al massimo per rispettare la volontà degli iscritti e per costruire con gli attivisti e con chiunque intenda collaborare un programma innovativo a partire dai nostri temi caratterizzanti. A tal riguardo - assicura il parlamentare - compiremo ogni sforzo per presentare candidati di alto profilo e comprovata competenza, persone pulite e motivate che sappiano intercettare la fiducia degli elettori e poi portarne avanti le istanze, intanto di rinnovamento concreto". Intanto, è stato trovato il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Calabria. si tratta del docente universitario Francesco Aiello. Lo riferiscono fonti del M5S calabrese, secondo le quali la candidatura di Aiello sarà ufficializzata a breve. Aiello, docente di Politica economica all'Università della Calabria e fondatore del portale di economia "Open Calabria", si è preso qualche giorno per sciogliere la riserva sull'accettazione della proposta di candidatura. Intanto, si fa sempre più critica la posizione in cui si trova Luigi Di Maio che si deve difendere da chi, all'interno del Movimento, ne chiede un passo indietro. Oggi pomeriggio anche Beppe Grillo è arrivato a Roma per cercare di placare i ribelli. A contestare Di Maio è la consigliera regionale del Lazio Roberta Lombardi: "Il ruolo del capo politico singolo ha fallito e l'unica grande riappropriazione della propria identità è lavorare come intelligenza collettiva, riconoscendola e rispettandola".

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