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Conte all'esame di Bruxelles: "Sui rimpatri dobbiamo fare di più"

Il premier a colloquio con la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. All'ordine del giorno migranti, sud e patto di stabilità. Poi il faccia a faccia con Juncker, Tusk e Sassoli

Carlo Antini
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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte va alla prova di Bruxelles. Il premier è arrivato a Palazzo Charlemagne dove ha incontrato la presidente eletta della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. Prima dell'incontro il premier ha pubblicato un post su Facebook in cui illustra le attuali priorità del governo italiano in rapporto alle politiche comunitarie: "Subito al lavoro: oggi sarò a Bruxelles dove si prospetta una giornata fitta di incontri con i vertici delle Istituzioni comunitarie. In Europa non abbiamo tempo da perdere, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere tre obiettivi fondamentali e strategici per l'Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno. Occorre sostenere gli investimenti, a partire da quelli ambientali e sociali nell'ottica di uno sviluppo sostenibile che dia nuovo impulso al mercato del lavoro italiano, evitando un'impostazione di bilancio pro-ciclica non adeguata alle prospettive economiche del continente - afferma - Sul tema migratorio intendo continuare a lavorare strenuamente per una gestione multilivello, strutturale e non emergenziale dei flussi migratori, e raggiungere un'intesa su un meccanismo automatico di sbarchi e redistribuzione, con un'efficace politica europea dei rimpatri. Quanto al nostro Mezzogiorno dobbiamo provare a ottenere dall'Europa il riconoscimento di uno statuto speciale per poter varare misure straordinarie per lo sviluppo. E ancora: "L'Italia oggi è più forte, e con il nuovo governo intendiamo svolgere un ruolo di primo piano in questa fase di rinnovamento dell'Unione europea. La mia determinazione è massima e confido di poter riscontrare un elevato grado di convergenza con la nuova Commissione europea". Dopo il vertice con la Von der Leyen, Conte incontra anche Juncker, Tusk e Sassoli.  Dopo il vertice con la Von der Leyen, Conte è sceso nei dettagli dei colloqui. "In Italia non possiamo dirci soddisfatti sul sistema dei rimpatri, dobbiamo fare molto di più. Anche su questo abbiamo piena attenzione. Non possono essere affidati a singoli accordi tra due stati". 

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